

Il Centro di documentazione sulla memoria condivisa e il giornalismo tematico di Budrio di Cotignola (Ra), riapre il 20 settembre 2025 in via Gaggio 7 anticipando di qualche giorno le Giornate europee del patrimonio con una mostra dedicata ai 140 anni del quotidiano ” Il Resto del Carlino ” . Successivamente la mostra continuerà per essere visitata a richiesta con una giornata intera aperta a tutti il 12 ottobre, in occasione delle Giornate d’autunno del Fai in Bassa Romagna.
Il Centro ha la fortuna di possedere giornali, libri, documenti, corrispondenze, illustrazioni e pubblicità che il curatore Roberto Zalambani ha raccolto in cinquant’anni di ricerche. Questa raccolta nel 1985, in occasione del centenario del giornale, ottenne il Premio cultura della Regione Emilia-Romagna e venne riproposta nel 1995 e nel 1996; in tutte tre le occasioni con il patrocinio dell’Aser e dell’Ordine regionale dei giornalisti.
Rispetto ad altre mostre, questa consente di prendere in mano oggetti e sfogliare i giornali originali immedesimando i visitatori nelle atmosfere di lettura dell’epoca. Di sicura curiosità il carretto del venditore di giornali ricostruito, su una bicicletta originale, da parte di Vincenzo Collina, uno dei maggiori collezionisti italiani di 2 o 3 ruote da lavoro o militari.
La mostra “Carlino 140” è in continuità con quella intitolata “Le comunicazioni di guerra, da Marconi alla Linea Gotica” che, nel 2024, volle rendere omaggio a una delle massime glorie italiane inventore della telegrafia senza fili. Le collezioni di macchine da scrivere sia della seconda guerra mondiale che della guerra fredda e i tanti cimeli bellici delle collezioni di Bruno Zama e della famiglia Venturi sono ancora ben visibili e visitabili.
Il sito espositivo è stato chiamato , fin dalla sua realizzazione, “La Palazza”, grazie alle sue non comuni dimensioni su tre edifici tra i quali spicca il corpo principale nel quale si può ammirare il fienile più grande della Bassa Romagna. Unico complesso rurale di pregio rimasto intatto sul territorio di Cotignola nei 144 giorni del fronte del Senio tra il novembre 1944 e l’aprile 1945.
Di questi tragici, ultimi giorni della guerra in Italia restano ben visibili i colpi dei proiettili e le schegge delle granate in una parete esterna della cantina, volutamente lasciata come lo videro il 10 aprile 1945 inglesi, neozelandesi e indiani dopo aver ” rotto ” il fronte sul fiume Senio. Ogni giorno il Centro si arricchisce di nuovi contributi e quindi le visite riservano sempre novità e sorprese..
Le aperture sono solo su appuntamento e a ingresso libero scrivendo alla mail: zalambanir18@gmail.com lasciando i dati per essere ricontattati.
Nelle foto, particolari della mostra alla Palazza.