Sindacato dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna dal 1905

La torre della Garisenda “si muove”, l’Aser scrive al sindaco Lepore: “Chiarisca su possibili rischi ”

Il “ringiovanimento” dei movimenti della Torre della Garisenda ha suscitato comprensibili timori. Il presidente dell’Associazione della Stampa Emilia-Romagna, Paolo Maria Amadasi; il presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, Silvestro Ramunno; e il segretario generale aggiunto della Federazione nazionale Stampa italiana, Matteo Naccari, hanno inviato una lettera al sindaco di Bologna, Matteo Lepore, nella quale esprimono “tutta la preoccupazione per le notizie, spesso incomplete, relative alla reale situazione della torre Garisenda. Apprendere – evidenziano – che da quando è stata chiusa l’area per sicurezza, nell’ottobre del 2023, in pratica nulla è stato fatto e anzi la situazione è peggiorata, con ringiovanimento dei movimenti, ci sembra assurdo”.

Aser e Ordine hanno la loro sede in Strada Maggiore 6, “a pochi metri dalle torri”. Negli uffici “lavorano diverse persone” e quotidianamente numerosi giornalisti e loro familiari vi si recano per sbrigare pratiche. “Mai, e ripetiamo mai – scrivono Aser, Ordine e Fnsi – abbiamo avuto comunicazioni certe sul livello di sicurezza e anzi la preoccupazione è aumentata il giorno nel quale fu lanciato un falso allarme con richiesta di evacuazione immediata della zona (maggio 2025)”.

Ora sono arrivate le nuove notizie di un peggioramento della situazione. Per questo Assostampa, Ordine e Federazione nazionale rilevano di essere “fortemente preoccupati”. Inoltre, sottolineano, “ha paura chi lavora per noi, che teme da un momento all’altro di dover abbandonare gli uffici per evitare conseguenze gravi”. Da qui la richiesta al sindaco “di chiarire una volta per tutte se chi risiede attorno alla torre è a rischio”. “Il silenzio di questi anni – concludono gli organismi dei giornalisti – ha solo aumentato i nostri timori: pretendiamo chiarezza”.

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