Si è spenta Romy Grieco, storica e apprezzata giornalista di “bianca” nella redazione de il Resto del Carlino della quale è stata la prima cronista. Aveva 88 anni.
La ricordiamo, pubblicando il testo scritto dalla collega Franca Silvestri sul sito dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna
Triestina d’origine, a Bologna ha trascorso la maggior parte della sua vita privata e professionale. All’anagrafe era registrata come Colomba Centofanti, ma fin da giovanissima aveva scelto di chiamarsi Romy con la successiva aggiunta del cognome del marito (Enzo Grieco, generale dell’esercito impegnato in missioni delicate e importanti).
Giornalista “pioniera” (una delle prime croniste al Resto del Carlino), “scrupolosissima sul lavoro, riservata, affabile e gentile”. Sempre in prima linea, anche il giorno della Strage alla stazione di Bologna. Così la ricorda Gianni Leoni: “Fu tra i primi giornalisti a intervenire per la bomba alla stazione centrale, alle 10.25 del 2 agosto 1980. Sentì lo scoppio potentissimo da casa (abitava nei pressi della ferrovia), scese in strada e ci trovammo tutti lì, poco dopo, in cinque o sei, tra polvere, sangue e mistero, sirene, divise, lamenti, silenzi, sospetti, ipotesi e urla devastanti. Romy, come tutti noi, raccoglieva testimonianze qua e là e dal telefono di uno degli alberghi di fronte alla stazione le trasferiva ogni volta ai colleghi in redazione, per l’edizione straordinaria del Carlino che uscì poco dopo”.
Era pure appassionata e profonda conoscitrice della sua città d’adozione: a Bologna ha dedicato una guida artistica illustrata tradotta in diverse lingue.
Giornalista professionista iscritta all’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna dal 1975, nel 2015 ha ricevuto la medaglia d’oro per i quarant’anni di permanenza nell’Albo.
Durante la carriera ha ricoperto anche incarichi all’interno dell’Ordine regionale. È stata consigliera nel triennio 1995-1998, tesoriera e poi segretaria nel triennio successivo, 1998-2001.
La cerimonia funebre si svolgerà a Bologna, martedì 24 giugno 2025 alle ore 15.45, nella Chiesa di San Girolamo della Certosa.