Agenzia Dire di nuovo in sciopero contro licenziamenti e sospensioni illegali. Piena solidarietà del direttivo Aser. Oggi Aser alla manifestazione di Roma
Il Consiglio direttivo di Aser (Associazione della Stampa Emilia-Romagna) esprime piena solidarietà ai lavoratori dell’agenzia di stampa Dire, in sciopero nuovamente oggi per chiedere all’editore la revoca dei 14 licenziamenti illegittimi e immotivati e per protestare contro il provvedimento assolutamente illegale che ha sospeso dal lavoro senza retribuzione altri 17 colleghi, via mail, la sera del 31 dicembre alle 22.30.
La Dire è un’importante realtà dell’Emilia-Romagna e Aser chiede l’intervento immediato anche del mondo politico. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che già nei giorni scorsi aveva scritto al sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini per chiedere un incontro, ieri ha auspicato che la proprietà della Dire torni sui propri passi e si è detto disponibile ad incontrare le rappresentanze sindacali.
Aser si augura che il presidente Bonaccini insista sulla richiesta di incontro con Barachini e resta in attesa delle prese di posizione dei gruppi di opposizione in Regione, che siedono in maggioranza in Parlamento. Così come auspica un nuovo intervento del sindaco di Bologna, Matteo Lepore.
Per il Direttivo di Aser non è accettabile, in una regione come l’Emilia-Romagna, che i diritti dei lavoratori vengano calpestati così barbaramente e che i giornalisti e le loro famiglie siano colpiti senza motivo da licenziamenti e da altri provvedimenti “inventati”, che non rispettano le basilari regole del lavoro.
Quello della Dire è un caso che non ha precedenti. E purtroppo su questa vicenda non c’è stata una reazione immediata da parte della politica, con diversi schieramenti che si sono disinteressati del caso.
Non si può accettare che qualcuno voglia deliberatamente ridurre le fonti di informazione, così come non si possono accettare “leggi bavaglio” o riforme dell’editoria che puntino a “verifiche dell’attendibilità delle notizie”.
Fin da subito, Aser ha deciso di affiancare i colleghi dell’agenzia Dire in ogni sede a tutela dei loro diritti: ha messo a disposizione i propri avvocati e parteciperà a tutte le iniziative di mobilitazione che saranno messe in campo dalla redazione. A conferma di questo, oggi il presidente Paolo Maria Amadasi è presente a fianco dei colleghi al presidio organizzato davanti alla sede dell’Agenzia, a Roma.