Alla Voce di Romagna sono a quota 14 mensilità non pagate. Il Cdr: “No ad accordi che comportino la perdita di posti di lavoro”

voceA fronte della gravissima situazione in cui versa la Voce di Romagna, il Cdr ha chiesto la pubblicazione di un comunicato dell’assemblea dei giornalisti che il direttore del quotidiano non ha, finora, pubblicato sul giornale. Questo il testo.
«I giornalisti della Voce di Romagna e del portale Romagnanoi.it, dopo 14 mensilità non pagate e di fronte alla richiesta dell’azienda di una trattativa per uscire dalla crisi, pongono come prima condizione per intavolarla veramente lo sblocco del pagamento degli stipendi e la definizione di un piano di rateizzazione per sanare il pregresso; dicono no ad accordi che comportino la perdita di posti di lavoro, se non su base volontaria e dietro la corresponsione di incentivi economici; sì ai contratti di solidarietà. In vigenza dello stato di agitazione permanente, se non arriveranno pagamenti si metterà mano al pacchetto di giorni di sciopero proclamati dall’assemblea.
Rimini, 11 febbraio 2015
Firmato: il comitato di redazione»

Potrebbero interessarti anche...