Aser e Odg Bologna: “Graziella Fava, 44 anni senza giustizia, verità, colpevoli”
Bologna, 1 marzo 2023
Comunicato stampa congiunto Aser e Ordine dei giornalisti E-R
Quarantaquattro anni senza giustizia, verità o colpevoli. Quarantaquattro anni di domande senza risposte da quel 13 marzo 1979 quando la sede dell’Aser, all’epoca Asem, Associazione Stampa Emilia-Romagna e Marche, in via San Giorgio, fu presa di mira da un commando di tre persone che portò a termine un vero e proprio attentato terroristico. Due uomini e una donna decisero di colpire uno dei cuori pulsanti della tutela della libertà d’espressione bolognese: nel tardo pomeriggio entrarono nel sindacato, e dopo aver bloccato e derubato un dipendente e la vedova di un giornalista che stava chiedendo informazioni, oltre a sottrarre documenti da alcuni cassetti, lanciarono una bomba al fosforo appiccando il fuoco, che distrusse tutto. I Vigili del fuoco riuscirono a trarre in salvo le due persone, che erano state rinchiuse in uno stanzino, ma il fumo aveva ormai invaso i piani superiori dello stabile: Graziella Fava, che accudiva una 82enne, fece di tutto per salvarla e ci riuscì, l’anziana rimase gravemente intossicata ma sopravvisse. Graziella Fava venne invece trovata solo ore dopo senza vita sul pianerottolo. Poco più tardi, una telefonata anonima al quotidiano Il Resto del Carlino rivendicava l’azione da parte dei Gatti Selvaggi: organizzazione armata di estrema sinistra attiva nell’area di Bologna nella seconda metà degli anni Settanta. Come ogni anno l’Aser commemorerà la figura di Graziella Fava, vittima innocente e inconsapevole di una trucida violenza contro la libertà di informazione e di stampa. L’appuntamento dedicato alla sua memoria, che rivendica il diritto alla verità e alla ricerca di mandanti ed esecutori di un attentato squadrista che non può restare ancora impunito, sarà il 13 marzo alle 14 al Giardino che porta il suo nome, lungo via Milazzo. Parteciperanno anche alcuni familiari di Graziella Fava e i rappresentanti dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna. Aser e Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna auspicano che in tanti possano condividere questo momento di ricordo e riflessione: tutti devono sapere quanto accaduto. E nessuno deve dimenticare. La memoria storica mantiene vivo il ricordo del passato e deve aiutare a sedimentare nelle nuove generazioni valori importanti di equità e giustizia
Matteo Naccari Silvestro Ramunno
Presidente Aser Presidente Ordine dei giornalisti E-R