Assemblea Aser “gestire al meglio il presente e guardare al futuro”
“Dobbiamo fare di tutto per gestire il presente nel miglior modo possibile e guardare avanti”. Paolo Maria Amadasi, presidente dell’Aser ha invitato i soci a non farsi condizionare dalla congiuntura non favorevole che riguarda il mondo del giornalismo e del sindacato di categoria. Lo ha fatto nel corso dell’assemblea annuale dell’Associazione, che si è svolta mercoledì 27 marzo 2024 nel Salone dei Carracci gentilmente concesso dall’Ascom-Confcommercio di Bologna. Qui la relazione
Amadasi ha evidenziato che “nel corso del 2023 Aser è riuscita ad occupare il ruolo che merita all’interno della Fnsi” e ha fatto il punto delle tante iniziative dell’ultimo anno, realizzate con la collaborazione di tutti i componenti del direttivo, soffermandosi sulla convenzione sottoscritta con il patronato della Cisl. “Grazie all’accordo – ha sottolineato – i nostri uffici sono tornati a gestire le pratiche previdenziali e pensionistiche che avevamo perso dopo il passaggio dell’ex Inpgi1 in Inps. La mole di lavoro è aumentata esponenzialmente negli ultimi mesi e questo ci ha portato anche ad avere nuove richieste di iscrizione. Anche perché Aser è una delle pochissime realtà del mondo sindacale dei giornalisti ad offrire tale servizio”.
Il tesoriere Federico Frighi ha illustrato la situazione economica dell’Aser e i tanti risparmi effettuati su ogni fronte. Ha quindi presentato i bilanci, che mettono in preventivo una perdita, seppur ridotta, anche per il 2024. L’assemblea (presidente Giovanni Rossi, vicepresidente Mara Pedrabissi, segretario Vittorio Pastanella e scrutatori Francesca Domenichini e Marco Frontini) ha approvato all’unanimità i bilanci.
Sono quindi intervenuti Silvestro Ramunno, presidente dell’Ordine dei Giornalisti; Roberto Zalambani, presidente nazionale Unarga; Gianluca Zurlini, fiduciario uscente di Inpgi; Lucio Diletti, fiduciario di Casagit; e Matteo Naccari, segretario generale aggiunto della Fnsi, che ha fatto il punto sulla delicata situazione del mondo giornalistico, evidenziando le principali vertenze aperte, fra cui quelle delle agenzie di stampa Dire e Agi.