Assemblea soci Aser 2023, bilanci approvati all’unanimità. Il presidente Aser, Matteo Naccari, nominato Segretario generale aggiunto Fnsi, non si ricandida. “Aser in crescita grazie all’aiuto di tutti”. Mara Pedrabissi (cdr Gazzetta di Parma) nominata presidente Cpo Fnsi
BOLOGNA – L’assemblea dei soci Aser ha approvato all’unanimità i bilanci dell’associazione, consultivo 2022 e preventivo 2023. Nella riunione plenaria nella sala Ascom a Bologna, nel corso della sua relazione, il presidente Aser, Matteo Naccari, annuncia che non si ricandiderà alle elezioni per il rinnovo Aser del 17, 18 e 19 maggio: è stato nominato, infatti, segretario generale aggiunto della Fnsi dalla nuova segretaria generale Alessandra Costante. “Alla presidenza Aser sosterrò Paolo Amadasi”, ha annunciato Naccari nella sua relazione.
Naccari, già eletto dal consiglio nazionale Fnsi in Giunta Esecutiva nazionale, è stato nominato Segretario aggiunto della Federazione nazionale della Stampa ieri, 4 aprile, a Roma. Nella stessa riunione sono stati designati i vertici delle commissioni nazionali, e per la Commissione pari opportunità nazionale della Fnsi (Cpo-Fnsi) è stata indicata Mara Pedrabissi, giornalista della Gazzetta di Parma e dirigente Aser.
Qui di seguito la relazione di Naccari all’assemblea dei soci e, in fondo, il verbale della riunione.
LA RELAZIONE DI MATTEO NACCARI, PRESIDENTE ASER, ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI 2023
Care colleghe, cari colleghi,
non mi ricandiderò alla presidenza dell’Associazione stampa Emilia Romagna, che andrà al voto a metà maggio per eleggere tutte le cariche. Le motivazioni sono diverse. A livello nazionale, a seguito del congresso della Federazione nazionale della stampa, che hanno visto l’elezione come nuova segretaria di Alessandra Costante, ho assunto il ruolo di segretario aggiunto: questa carica è incompatibile con il nostro statuto. Credo, poi, sia necessario iniziare un rinnovamento all’interno dell’Associazione per formare una nuova classe dirigente. Sosterrò alle elezioni di maggio la candidatura a presidente di Paolo Maria Amadasi, collega della Gazzetta di Parma, vicepresidente uscente e da anni all’interno dell’Associazione, esperto e profondo conoscitore dell’Aser e delle nostre problematiche. Con lui si candiderà una squadra di colleghe e colleghi che rappresenta tutte le principali realtà editoriali regionali e che farà riferimento a una lista che porterà il nome Controcorrente (ne sono il coordinatore nazionale), la maggioranza che governa la Fnsi e nella quale l’Emilia Romagna si riconosce senza se e senza ma.
In questi anni, grazie al lavoro di tutti, l’Associazione è cresciuta ancora, nonostante i tantissimi problemi che affliggono purtroppo la categoria. Il precariato, le cruente crisi aziendali, la mediamorfosi in atto provocano piccoli e grandi problemi quotidiani che impongono al sindacato un profondo cambiamento. Non si tratta più di affrontare vertenze che toccano solo i gruppi strutturati, le grandi redazioni, i giornalisti con contratti subordinati, ma siamo chiamati a lavorare ogni giorno per singoli colleghi, spesso con contratti precari, che hanno bisogno di assistenza e consigli. C’è bisogno di velocità, di competenze e di impegno perché la crisi nella quale ci ritroviamo difficilmente finirà in pochi anni. Il sindacato deve essere sempre più di servizio, perché è questo che chiedono i giornalisti: risposte alle domande. E dobbiamo darle subito e con precisione. In questi quattro anni abbiamo aiutato tutti, o almeno abbiamo cercato di farlo, intervenendo a livello mediatico e nei tribunali a difesa di principi costituzionali come la libertà di stampa, sotto attacco in questa regione come in gran parte d’Italia. Non ci siamo mai tirati indietro nel denunciare discriminazioni, abbiamo sostenuto cause contro chiunque e le abbiamo vinte. Abbiamo organizzato iniziative per i precari, momenti di riflessione sull’informazione, il tutto culminato nell’organizzazione del Congresso nazionale della Fnsi a Riccione, lo scorso febbraio, dove per una settimana centinaia di giornalisti si sono confrontati sulla professione. Conselice, dove celebriamo il monumento alla libertà di stampa e dove, insieme con la Fnsi e il Comune abbiamo istituito un Osservatorio su questo tema, è diventato un punto di riferimento in tutto il Paese.
Insomma, ritengo che l’Aser abbia trovato la dimensione che merita come rappresentante della categoria sia in Emilia Romagna che a livello nazionale. Ecco perché, in un momento come questo, serve più che mai l’impegno di tutti e in Associazione c’è spazio per chiunque voglia impegnarsi. Il nostro numero di iscritti è stabile da diversi anni, i bilanci sono sempre stati in salute, a parte in questo ultimo anno che risente dei tagli dei trasferimenti dall’ex Inpgi 1, però mai è mancato l’impegno per i colleghi. Servirà una riorganizzazione, ma non avverrà tagliando i servizi essenziali che sono alla base del sindacato. Il futuro non ci deve spaventare, perché abbiamo il dovere di difendere il giornalismo e i giornalisti, che svolgono una professione fondamentale per la democrazia. Tornando all’Aser, questi ultimi quattro anni sono serviti per inquadrare al meglio alcuni nostri ambiti d’azione. Come dicevo, i colleghi hanno bisogno di consulenze e servizi. Spesso mi viene chiesto: ‘A cosa serve il sindacato?’. Le risposte sono tante. Prima di tutto è un’assicurazione sul proprio posto di lavoro. Il sindacato deve conoscere i contratti, consigliarti, aiutarti a risolvere controversie col tuo datore di lavoro e deve offrire assistenza legale, sostenendone i costi se non hai le risorse necessarie, assistenza fiscale e nel suo piccolo assistenza morale. Un confronto, una discussione, uno scambio di opinioni spesso sono la soluzione a tanti problemi. L’Aser ha aiutato tanti colleghi a non sentirsi soli contro soprusi e prevaricazioni sul posto di lavoro e li ha indirizzati in caso di bisogno. Certo, non siamo infallibili ed ecco perché è necessario incontrare quotidianamente i colleghi in tutte le città per conoscere le loro esigenze. Sui precari, ad esempio, possiamo e dobbiamo fare di più, perché il lavoro deve essere al centro di tutto. In questa ottica, insieme con l’Ordine, abbiamo avviato un gruppo di lavoro sui bandi pubblici per giornalisti (che ancora offrono tante opportunità) proprio con l’obiettivo di aprire a più colleghi possibili queste opportunità di impiego. L’Aser non è solo sindacato è anche difesa della categoria e della libertà di stampa. Resterò a disposizione dei futuri vertici di Aser e di tutti i colleghi dell’Emilia Romagna e cercherò di rappresentarli nel migliore dei modi a livello nazionale.
Questa mia relazione sarà allegata al verbale dell’ultima Assemblea dell’Aser.
Un abbraccio
Matteo Naccari, presidente Aser