Sindacato dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna dal 1905

Bologna, Aser e Odg Emilia Romagna ricordano Graziella Fava. Presenti familiari e rappresentanti istituzionali

 

Domenica 13 marzo 2022  alle ore 11:00 una delegazione dell’Aser (Associazione stampa Emilia-Romagna) e dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna ricorderà Graziella Fava con una breve cerimonia nei giardini a lei intitolati in via Milazzo, a Bologna. Graziella Fava, 49 anni, rimase vittima di un attentato compiuto nella sede del Sindacato dei giornalisti il 13 marzo 1979. Gli uffici, allora in via San Giorgio, vennero presi d’assalto da tre persone, due uomini e una donna, che rinchiusero l’impiegato e la vedova di un giornalista in una stanza e diedero fuoco ai locali mandando in fumo l’archivio. I due sequestrati riuscirono a chiamare aiuto: questi poi salvarono, facendole uscire attraverso i tetti, l’anziana che viveva al piano di sopra e la figlia. Con loro quella mattina era presente anche Graziella, che accudiva l’ultraottantenne inferma in poltrona. Graziella si prodigò per aiutare le altre due donne a essere messe in salvo, ma rimase vittima del fumo e venne trovata morta nel vano scale soltanto dopo che fu spento l’incendio. L’attentato venne rivendicato dal sedicente gruppo Gatti Selvaggi, una sigla ritenuta vicina a Prima Linea. Come giornalisti riteniamo doveroso ricordare ogni anno Graziella, una lavoratrice che si è sacrificata per salvare altre persone. A questa vittima innocente dell’unico omicidio per terrorismo avvenuto a Bologna negli “anni di piombo” va un ricordo grato e rispettoso.

Aser e Ordine dei giornalisti

 

AGGIORNAMENTO dal sito dell’ODG Bologna 

Si è svolta nella mattinata di domenica 13 marzo 2022 la commemorazione di Graziella Fava. Nei giardini a lei intitolati, in via Milazzo a Bologna, una delegazione dell’Assostampa regionale (Aser) e dell’Ordine dei giornalisti Emilia-Romagna ha ricordato la vittima innocente dell’attentato incendiario del 1979 con una breve cerimonia e la deposizione di una corona. Oltre ai presidenti regionali Silvestro Ramunno (OdG) e Matteo Naccari (Aser), hanno partecipato i familiari e il figlio di Graziella Fava, Emilio BaravelliClaudio Santini (presidente Cdt Emilia-Romagna), Serena Bersani (consigliera OdG regionale), Mauro Felicori (assessore regionale alla Cultura e paesaggio).

 

Come ogni anno, giornalisti e istituzioni si sono uniti alla famiglia per onorare la memoria di Graziella Fava, che a soli 49 anni rimase vittima di un attentato compiuto nella sede del Sindacato dei giornalisti il 13 marzo 1979.

Precisa un comunicato di Aser e OdG: «Gli uffici, allora in via San Giorgio, vennero presi d’assalto da tre persone, due uomini e una donna, che rinchiusero l’impiegato e la vedova di un giornalista in una stanza e diedero fuoco ai locali mandando in fumo l’archivio. I due sequestrati riuscirono a chiamare aiuto: questi poi salvarono, facendole uscire attraverso i tetti, l’anziana che viveva al piano di sopra e la figlia. Con loro quella mattina era presente anche Graziella, che accudiva l’ultraottantenne inferma in poltrona. Graziella si prodigò per aiutare le altre due donne a essere messe in salvo, ma rimase vittima del fumo e venne trovata morta nel vano scale soltanto dopo che fu spento l’incendio. L’attentato venne rivendicato dal sedicente gruppo Gatti Selvaggi, una sigla ritenuta vicina a Prima Linea. Come giornalisti riteniamo doveroso ricordare ogni anno Graziella, una lavoratrice che si è sacrificata per salvare altre persone. A questa vittima innocente dell’unico omicidio per terrorismo avvenuto a Bologna negli “anni di piombo” va un ricordo grato e rispettoso».

 

Nella foto (da sinistra): Claudio Santini (presidente Cdt Emilia-Romagna), Serena Bersani (consigliera OdG regionale), Matteo Naccari (presidente Aser), Emilio Baravelli (figlio di Graziella Fava), Mauro Felicori (assessore regionale alla Cultura e paesaggio), Silvestro Ramunno (presidente OdG regionale)

 

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