Conferenza stampa di fine anno del Premier: “Allargare platea Inpgi ai comunicatori”. Ed esclude la “garanzia pubblica”
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, risponde alle sollecitazioni del presidente dell’ordine dei giornalisti, Carlo Verna, nella conferenza stampa di fine anno sulla situazione di crisi economica dell’INPGI.
“Quello che possiamo auspicare, ha detto Conte, è che si allarghi la base della platea contributiva ai comunicatori: questa la strada indicata dal presidente del consiglio per costruire un equilibrio finanziario ed economico dell’Ente previdenziale dei giornalisti”.
Conte ha inoltre ricordato che la legge vieta contributi diretti o indiretti come sostegno economico. Conte è intervenuto anche sul tema del precariato e dell’Equo compenso.
Al link qui di seguito, è possibile rivedere il video integrale della Conferenza stampa di fine anno 2020 del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
http://www.governo.it/it/articolo/conferenza-stampa-di-fine-anno-del-presidente-conte/15965
COMUNICATO STAMPA
Conferenza di fine anno, Lorusso (Fnsi): «Dal premier parole incoraggianti su Inpgi e precariato»
«Le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sulle questioni più urgenti per il mondo dell’informazione, pronunciate nel corso della conferenza stampa di fine anno, sono incoraggianti. L’auspicio è che i tavoli aperti possano portare a soluzioni in tempi brevi. Il premier conferma la volontà del governo di mettere in sicurezza l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani salvaguardandone l’autonomia, senza alimentare ipotesi suggestive, ma attraverso un processo di allargamento della platea degli iscritti ai comunicatori e misure di rafforzamento, su cui è in corso il confronto fra presidenza del Consiglio, ministeri competenti, Inpgi e Fnsi. Allo stesso modo, va affrontato il problema della lotta al precariato e della definizione dell’equo compenso per i giornalisti lavoratori autonomi, oggetto di discussione fra il sottosegretario con delega all’editoria, Andrea Martella, Fnsi e Fieg, sul quale si attendono le prime risposte entro febbraio. Analoga accelerazione è auspicabile per l’approvazione dei progetti di legge per contrastare le querele bavaglio e cancellare il carcere per i giornalisti. Si tratta di proposte ferme in parlamento. Le stesse Camere non possono più rimandare la riforma del servizio pubblico radiotelevisivo. Su questi temi non sono irrilevanti la volontà politica e l’impulso del governo. Per questo, la Federazione nazionale della Stampa italiana continuerà a portare avanti le istanze della professione con spirito costruttivo in tutti i tavoli di confronto per favorire le soluzioni». Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.