“Di tutte le ipotesi”: Granini e Beccaria si cimentano nel true crime

copertLui, Nicola Proietti, per tutti Nic, fascinoso cinquantenne, è l’investigatore privato con tutti i tic e le stereotipie che ci aspettiamo. Il suo campo è specifico, quello delle truffe alle assicurazioni, ma molto più variegato di quanto si possa immaginare: si va dai finti incidenti stradali ai finti morti (come in questa prima avventura), dagli yacht affondati per incassare il premio in un momento di crisi che rende difficile la vendita di beni di lusso agli autolesionismi di chi preferisce una rendita immediata a fronte di un’invalidità permanente. Il nostro eroe intrattiene con una giornalista una relazione complicata dagli imprevisti delle rispettive professioni e unisce al pragmatismo, che gli consente di risolvere anche i casi più complessi, un côtè umbratile e un po’ bogartiano. In questa avventura, che promette di essere la prima di una fortunata serie, Nic è alle prese con un imbroglio internazionale, ordito in Italia e portato a compimento in un paese del sudest asiatico.
Di tutte le ipotesi è il titolo dell’agile racconto scritto dalle giornaliste Argia Granini e Antonella Beccaria. La prima non ha bisogno di presentazioni, essendo stata per tanti anni il punto di riferimento dell’Ordine dei giornalisti di Bologna e quindi conosciuta da tutti i colleghi della regione. La seconda, che ha all’attivo numerose pubblicazioni su terrorismo e strategia della tensione, svolge tra le altre attività quella d’insegnante nell’area non fiction della scuola di scrittura Bottega Finzioni di Carlo Lucarelli.
Ciò che rende interessante questo libro, oltre allo stile scorrevole ma di livello, è che la storia è ispirata a un caso vero, così come tutte quelle che seguiranno, con cadenza trimestrale, nel ciclo «Le indagini di Nic». Le due giornaliste hanno infatti avuto accesso all’archivio di una vera agenzia d’investigazioni private, la Eagle Keeper Service Group con sede a Casalecchio di Reno (Bo), leader nel settore dell’antifrode assicurativa, al cui fondatore e amministratore unico Ugo Vittori (di cui Nic è il perfetto alter ego) si deve l’idea di questo progetto editoriale. I romanzi brevi che andranno a comporlo sono anche un’innovativa forma di comunicazione aziendale per i dipendenti e per i propri stakeholders: un modo per rendere note le attività dell’agenzia con forme più moderne e accattivanti. Insomma, per un verso è lo storytelling in funzione della comunicazione, per altro verso è una ben riuscita prova del genere true crime tanto amato all’estero quanto poco praticato in Italia. Ma, qui, la messa a disposizione di tutta la documentazione dei casi e l’abilità delle autrici nello studiare con puntigliosità i fascicoli per poi romanzarne le storie ha un esito davvero felice e fa ben sperare nel prosieguo di questo genere.
Per il momento la prima delle indagini di Nic viene distribuita gratuitamente, ma la Eagle Service Group è già attrezzata per stampare e distribuire le storie di quello che già appare come un filone promettente. Granini e Beccaria hanno già intinto la penna nel giallo per raccontare le prossime avventure.

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