“Questa mattina ho incontrato una delegazione dei collaboratori dell’Unità di Bologna che, come quelli di Firenze, da 7 mesi non vengono pagati. Sappiamo delle difficoltà finanziarie, ma per noi è imprescindibile che non si calpestino i diritti dei lavoratori più deboli. Ci attiveremo a livello nazionale per rappresentare queste istanze. Ma non per questo abbiamo cambiato nome alla festa”. L’ha detto ieri, durante la conferenza stampa di presentazione della Festa Pd di Bologna – che ha mantenuto il vecchio nome legato al quotidiano fondato da Antonio Gramsci – il segretario provinciale del partito, Raffaele Donini.
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