Editoria, Costante a Bologna: «Fnsi e Fieg aprano il confronto sulle sfide che aspettano il settore»
«Noi crediamo che Fnsi e Fieg debbano sedersi rapidamente al tavolo per affrontare in fretta le sfide che abbiamo davanti, a partire da quelle poste alle redazioni dall’intelligenza artificiale». Lo ha detto Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, intervenendo all’incontro “Editoria 2023: trend e opportunità” nell’ambito del meeting 2023 di Ediland, a Bologna.
«Sono anni – ha aggiunto Costante – che alla Fieg vengono sottoposte ipotesi di innovazione contrattuale. Il problema è che invece di assumere giornalisti con nuove competenze si pensa di assumere nuove figure pagate come baristi dell’autogrill, come qualcuno ama ripetere».
Sollecitata da Stefano Scarpino, responsabile Area Lavoro e Welfare della Fieg, che ha parlato di «immobilismo» del settore rispetto alle innovazioni contrattuali, la segretaria generale della Fnsi ha anche osservato che «la pandemia ci ha insegnato che la fiducia dei lettori è una cosa seria, va conquistata con un lavoro quotidiano, giorno per giorno, fatto di equilibrio e alta professionalità. Se, viceversa, per ottenere qualche click in più cediamo sulla qualità dei contenuti i lettori si allontanano».
Secondo Costante, «sono stati fatti errori da parte di tutti: a inizio anni 2000 siamo “scappati” dal web. A quei tempi – ha incalzato – grandi quotidiani nazionali utilizzavano addirittura il contratto dei metalmeccanici per aggiornare i siti di informazione. Ci può stare un momento di assestamento di fronte a grandi innovazioni, come fu il web allora e come oggi è l’intelligenza artificiale, ma subito dopo occorre affrontare le sfide e i cambiamenti senza timore. Di fronte alla svolta dell’Ai dobbiamo creare le condizioni per dare nuove professionalità a chi fa informazione e dobbiamo sapere che la nuova tecnologia, se non governata, potrebbe portare a una riduzione dei posti di lavoro».
In conclusione, «non si pensi, quindi, di governare il cambiamento con prepensionamenti e riorganizzazioni aziendali che restano spesso sulla carta. Così non si va avanti. Da parte della Federazione della Stampa – ha ribadito la numero uno del sindacato dei giornalisti – le porte sono aperte a un dialogo vero e sui reali problemi dell’informazione. Serve un patto tra tutti gli attori per ottenere dal governo nuovi strumenti legislativi che ci proiettino nel futuro. Se pensiamo di entrare nel futuro con gli strumenti dei Flintstones abbiamo già perso l’occasione di rilanciare un settore che è pietra angolare della democrazia».