Elezioni Aser, depositato il programma di “Controcorrente per l’Emilia-Romagna” per Paolo Maria Amadasi presidente

E’ stato depositato il programma per la lista “ControCorrente per l’Emilia-Romagna”, per il candidato presidente Aser, Paolo Maria Amadasi. Tutte le informazioni a questo link

Qui di seguito, riportiamo il programma depositato il 25 aprile per le elezioni del rinnovo degli organi statutari Aser previste il 17, 18, 19 maggio 2023.

 

ControCorrente per l’Emilia-Romagna
Elezioni del 17-18-19 maggio 2023

Progetto del candidato presidente Paolo Maria Amadasi

Paolo Maria Amadasi, candidato presidente Aser

Spirito di servizio. Passione. Zero personalismi. Solo tanto lavoro di squadra. Finora i problemi non sono mancati. In futuro ce ne saranno di più. Ecco perché c’è bisogno dell’impegno di tutti.

 

Aser è cresciuta. Sono aumentate le convenzioni a favore degli iscritti; migliorati, e adeguati ai tempi, i servizi; consolidati i legami con le redazioni e intensificati i rapporti con le periferie, che nel nostro settore non sono le province più lontane, ma i colleghi precari, quotidianamente in trincea per raccogliere e scrivere notizie per compensi miserrimi.

 

L’Aser ha un più stretto rapporto con la Federazione. Ha saputo formulare una proposta che ha portato la Fnsi ad assegnarle l’organizzazione, per la prima volta, del Congresso nazionale. Lì è stato bello vedere all’opera la nostra delegazione: tanti colleghi di età e esperienza diverse che si sono confrontati sulla mediamorfosi. Sono state giornate faticose, ma coinvolgenti e motivanti. Colleghe e colleghi – molti dei quali non si erano mai incontrati prima – sono stati capaci di fare davvero squadra, trascorrendo insieme anche il poco tempo lasciato libero dal calendario congressuale.  Numerosi delegati Aser sono anche intervenuti contribuendo ai lavori con riflessioni e proposte. E’ stato bello. Da lì – e dalla nomina di Matteo Naccari a segretario generale aggiunto – parte la nuova sfida. Di tutti. Dovremo consolidare quanto fatto evitando di lasciarci affascinare da un approccio di retroguardia: ci attendono sempre nuovi impegni. A partire dal bilancio dell’Associazione, che risente dell’azzeramento delle erogazioni da parte dell’ex Inpgi1 che erano riconosciute per i servizi svolti da Aser. L’Associazione è sempre stata amministrata con oculatezza: questo ci ha consentito di accumulare un “tesoretto” che ora ci permetterà di effettuare scelte che non siano dettate dall’emergenza, ma frutto di una riflessione.

 

LA SQUADRA – Il nuovo direttivo sarà rappresentativo delle diverse anime del lavoro giornalistico. Si riunirà una volta al mese, come prevede lo statuto, e tutte le volte che ce ne sarà bisogno. Sarà privilegiata la formula della videoconferenza per garantire la massima partecipazione degli eletti. Tra i compiti del direttivo ci sarà anche quello di provare a entrare in quelle realtà che non hanno iscritti. Abbiamo bisogno di spiegare a cosa serve il sindacato e perché è importante iscriversi. Lo dovremo illustrare soprattutto ai non contrattualizzati, molti dei quali, purtroppo lavorano nell’illegalità.

 

ISTITUZIONE DEL DIPARTIMENTO SINDACALE – Aser individuerà un gruppo di colleghi al quale sarà affidato il compito di occuparsi di trattative e questioni sindacali. Dobbiamo unire cervelli, bagaglio di esperienze e cuori. Ne va del futuro dei giornalisti, che rappresentano un baluardo della democrazia. Non basta però la libertà di espressione. Il richiamo all’articolo 21 della Costituzione non può prescindere da quello all’articolo 36, che stabilisce che “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Dovremo conoscere, capire e affrontare i piccoli e grandi problemi quotidiani delle redazioni dei giornali, delle televisioni, delle radio, dei siti internet, degli uffici stampa pubblici e privati, delle agenzie di stampa e del lavoro autonomo. Sempre più colleghi sono disorientati: hanno bisogno di aiuto e di consigli. A loro vanno assicurati assistenza sindacale, consulenza di professionisti e sostegno morale. Lo prevede il nostro statuto, ma lo esige la vita di oggi, con i più forti che cercano di calpestare gli altri. Bisognerà tutelare anche chi non è inserito nei confini dei contratti di lavoro giornalistico; contrastare il fenomeno dei finti collaboratori, che in realtà svolgono lavoro da dipendenti, e far passare il principio che solo editori in regola con le norme e il versamento dei contributi possono attingere a benefici pubblici. Aser non ha mai rinunciato ad essere a fianco dei colleghi, spesso precari, anche nelle aule dei tribunali. Senza se e senza ma. Ha assistito anche chi non è iscritto perché la difesa dei singoli è comunque difesa della categoria.

 

CDR E I FIDUCIARI – Va rafforzato il ruolo della Consulta sindacale: deve ascoltare, conoscere e condividere i problemi delle redazioni – grandi e piccole – e avvicinarsi alla realtà locale del precariato, messo alla prova da tagli di compensi e minacce più o meno velate di ritorsioni nei confronti di chi ha l’ardire di lamentarsi. Il rapporto fra chi tirerà le fila della Consulta e il Direttivo dell’Associazione dovrà essere quanto più stretto possibile. Anche così si può pensare di rinnovare (e ringiovanire) la classe dirigente del nostro sindacato.

OSSERVATORIO BANDI – Una task force Aser dovrà monitorare i bandi rivolti ai giornalisti e controllare che siano rispettate le norme, senza discriminazioni e senza clausole assurde. Sarà un ruolo di fondamentale importanza, soprattutto ora che le redazioni puntano a impastare comunicati, più che a inviare giornalisti alle conferenze stampa. Sul nostro sito dedicheremo una sezione proprio ai bandi per offrire un nuovo servizio. Sul tema sarà consolidata la collaborazione con Ordine e Gus,

 

LAVORO AUTONOMO – I numeri sono in costante crescita e il sindacato ne deve tenere conto. Tranne rare eccezioni, gli autonomi hanno meno tutele e sono maggiormente esposti alle pressioni degli editori per cui serve la massima attenzione. Non tragga in inganno l’approvazione della legge sull’equo compenso. A parte il fatto che riguarda gli editori con oltre 50 dipendenti o più di 10 milioni di fatturato, in assenza di un decreto che specifichi i criteri per la liquidazione giudiziaria dei compensi, è da considerarsi solo un punto di partenza. Ma l’arrivo è ancora lontano.

 

GIORNALISTA PUBBLICO – In sede di rinnovo contrattuale con Aran andranno completati i contenuti del profilo professionale del giornalista pubblico, per potenziare i diritti e dare più forza alle retribuzioni dei colleghi che lavorano nella Pubblica amministrazione, ma soprattutto per arrivare al riconoscimento dell’agibilità sindacale ai giornalisti pubblici che hanno incarichi nel Sindacato. Non mancherà poi un appoggio alla Fnsi per affrontare una discussione con il legislatore per dare al settore Comunicazione e informazione pubblica una nuova legge (superando la 150 del 2000) che tenga conto dei cambiamenti professionali e tecnologici maturati nel tempo.

 

FORMAZIONE – RAPPORTI CON GLI ENTI – A prescindere dai crediti (ma ricordiamoci che le norme vanno rispettate) i corsi di formazione rappresentano una bella opportunità per confrontarsi con i colleghi di ogni provincia. Per organizzarli e partecipare come relatori ci sarà la massima collaborazione con l’Ordine, con il quale esiste un bel rapporto, come con Casagit, Inpgi e Fondo di previdenza complementare. Per spiegare l’evolversi della situazione, specie per quanto riguarda Inpgi e Casagit saranno organizzate assemblee o incontri nelle redazioni e con i colleghi parasubordinati e autonomi. Dobbiamo spiegare le novità e i servizi offerti e conoscere eventuali nuove esigenze.

 

ISTITUZIONE CPO – I tempi sono maturi per dare vita a una Commissione pari opportunità in Aser. Dovrà vigilare su eventuali discriminazioni, dirette e indirette, non solo di genere. Avrà anche il compito di avanzare proposte atte a rimuovere ostacoli alla parità fra i generi nel mondo del lavoro giornalistico.

 

SERVIZI E COMUNICAZIONE – Dovranno essere consolidate le convenzioni, con priorità a quelle con legali e commercialisti. In Aser abbiamo colleghe brave e presenti: vedremo di modulare gli orari di apertura degli uffici in modo tale da andare incontro alle esigenze dei soci. In sede funzionerà uno “Sportello” di consulenza sul lavoro dipendente e autonomo, anche con il coinvolgimento dei fiduciari Casagit e Inpgi. Il sito internet è indispensabile per raggiungere tutti i soci: alcune cose andranno riformulate, magari mettendo mano a una comunicazione sistematica con gli associati che potrebbe prescindere dalla newsletter, o integrarla. In ogni caso il sito dovrà informare sulle novità in campo sindacale, ma essere anche di servizio con possibilità di accedere direttamente alla modulistica.

 

ALTRE INIZIATIVE – La collaborazione con Conselice, dove sorge il monumento alla Libertà di stampa e dove, insieme a Fnsi e Comune, abbiamo istituito l’Osservatorio, è imprescindibile. Come il mantenimento del premio intitolato a Camillo Galba.  Nel 2024 ricorreranno l’80° della fucilazione di Ezio Cesarini da parte dei nazifascisti e il 45° della morte di Graziella Fava vittima dell’attentato ai danni della sede del sindacato. Dovremo farci trovare pronti. Per Graziella Fava ci siamo già presi l’impegno (assieme a Ordine, Comune e Regione) di mettere una targa nel luogo dell’attacco terroristico: dovremo rispettarlo. Compatibilmente con le risorse di bilancio, cercheremo di essere presenti ovunque ce ne sarà bisogno.

 

E POI… Non dovremo far mancare il nostro sostegno – anche in termini di idee e contributi a Fnsi in tutte le sfide che sarà chiamata ad affrontare. Non ultimi il rinnovo del contratto con la Fieg e una sostanziale riformulazione della legge Cartabia, che si è trasformata in un bavaglio per la stampa e una inaccettabile limitazione del diritto dei cittadini ad essere informati.

 

CONCLUSIONE – Lo sappiamo: non sarà un compito facile. Dovremo essere poliedrici, tempestivi, concreti. Al bisogno anche spregiudicati. Aser, quando i colleghi chiamano, dovrà esserci. Sempre. Non dovrà temere il confronto con le forze politiche e gli altri sindacati. In sostanza, dovrà essere pronta ad andare ControCorrente.

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