Sindacato dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna dal 1905

Elezioni Ungp Emilia-Romagna (pensionati): “Perché ci candidiamo” di Gardenghi, Casalengo e Scalabrin

Qui di seguito, la lettera inviata agli iscritti in cui vengono spiegate le motivazioni  delle candidature alle elezioni Ungp di Marco Gardenghi, Maria Luigia Casalengo e Achille Scalabrin alle prossime elezioni previste dal 17 al 19 Maggio.

 

 

Care colleghe e cari colleghi,

Maria Luigia Casalengo, Achille Scalabrin ed io abbiamo deciso di candidarci alla guida  dell’unione nazionale dei giornalisti pensionati dell’Emilia-Romagna per dare il nostro contributo alla rivitalizzazione di un organismo che rappresenta uno dei sindacati di base e che molto può dare anche alle scelte politiche della federazione nazionale della stampa italiana e all’associazione stampa dell’Emilia-Romagna.

Sono molti i problemi che la nostra categoria si trova oggi ad affrontare e parecchi di questi riguardano proprio i pensionati in particolare modo dopo la confluenza nel luglio 2022 dell’Inpgi nell’INPS.

Molti temi e molti quesiti scaturiti da quel passaggio sono rimasti ancora oggi senza risposte e più che mai è necessario invece trovare queste risposte nei tempi più rapidi possibili perchè la confusione è grandissima.

L’INPS nonostante il passaggio di una parte del personale Inpgi al cosiddetto Polo Flaminio non è in grado di dare risposte in tempo reale a chi si rivolge ai suoi uffici specie a quelli decentrati, gli stessi patronati sono ignari delle problematiche che riguardano i giornalisti e si limitano a prendere nota dei quesiti posti per girarli agli uffici Inps spesso senza adeguate risposte anche per quanto riguarda i tempi previsti. L’Inpgi non ha più competenze sui giornalisti con contratto subordinato e non risponde nemmeno più nè alle telefonate nè alle mail inviate dai colleghi.

A ciò si aggiungono le difficoltà delle associazioni stampa e della Fnsi che hanno visto limitata moltissimo la cifra erogata fino al giugno 2022 dall’ Inpgi per assolvere ai compiti di uffici di corrispondenza.

Le colleghe e i colleghi continuano a rivolgersi agli uffici delle associazioni stampa e i nostri uffici continuano a dare risposte ai colleghi ma tutto questo lavoro non viene riconosciuto da nessun ente e risulta, senza alcuna giustificazione, del tutto gratuito.

Ovviamente tutto ciò non va assolutamente bene e non può continuare in questi termini per molto tempo. In ballo ci sono un centinaio di posti di lavoro che in Fnsi e nelle associazioni stampa sono a rischio viste le riduzioni di bilancio dovuti alle minore entrate dal luglio 2022.

Come detto i problemi sono assai numerosi e non si limitano a quelli provocati dalla confluenza dell’Inpgi nell’INPS. Basti pensare ad una necessaria riforma statutaria sia dell’Ungp sia della fnsi per ridurre i costi di esercizio a cominciare dai congressi che ogni quattro anni gravano pesantemente sui bilanci dei due organismi di categoria. Una necessaria ed improrogabile riduzione dei delegati, specie per quanto riguarda la Fnsi, è una condizione necessaria per potere svolgere in futuro congressi che oggi hanno costi insostenibili.

L’Ungp ha poi, tra l’altro la necessità di arrivare finalmente alla omogeneizzazione delle quote versate che ancora oggi appare differente tra le diverse associazioni in base ad accordi, talvolta verbali, che in questi anni non siamo riusciti a superare, nonostante l’impegno dei colleghi che hanno ricoperto incarichi nazionali come Giuliano Musi che nell’ultimo congresso del gennaio scorso è stato riconfermato nell’esecutivo dell’ Ungp ed il presidente regionale uscente Claudio Cumani, che ringraziamo per l’impegno profuso in questo quadriennio.

Inoltre, ma non come appendice banale, vi deve essere l’impegno di ridare vitalità a un’Ungp che specie a livello nazionale ha mostrato in questi ultimi anni un notevole appannamento e che invece deve riacquistare un ruolo politico di primo piano anche nelle politiche attive della Fnsi. L’esperienza di molte colleghe e molti colleghi non deve essere oggetto di inutili e stucchevoli amarcord dopolavoristici ma spunto per discussione propositiva di quanti sono attivamente impegnati a risolvere le numerose problematiche di chi lavora come attivo nella professione e di chi da troppo tempo precario spera di trovare in tempi rapidi una occupazione in linea con le norme di legge e contratti di lavoro.

Altro punto strettamente legato al precedente e su cui l’Ungp non si è a nostro avviso sufficientemente impegnata è la presenza di troppi pensionati abusivi nelle redazioni che quotidianamente rubano il lavoro e il futuro a chi cerca di intraprendere seriamente la via di questa sempre più difficile e complicata professione.

Per tutte queste ragioni vi chiediamo di votare Casalengo, Scalabrin e Gardenghi alle prossime elezioni dell’Ungp dell’Emilia-Romagna in programma dal 17 al 19 maggio 2023.

 

Marco Gardenghi

 

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