Fallimento de “La Voce di Romagna”, il 9 aprile asta per gli archivi del quotidiano. Qui tutte le informazioni

E’ imminente una nuova asta per la vendita dell’archivio cartaceo e digitale del quotidiano “La Voce di Romagna”.
La gara si svolgerà il 9 aprile, ma gli interessati devono inviare una manifestazione d’interesse entro mercoledì 7 aprile. Tutte le notizie si leggono sul bando ufficiale (https://astegiudiziarie.it/vendita-asta-cessione-di-azienda-rimini-comune-di-rimini-1835503).
Al prezzo base di 2.500 euro andrà all’asta ciò che resta dell’azienda Editrice La Voce, fallita nel luglio 2015.
Mentre alcuni beni mobili sono già stati liquidati, rimangono da aggiudicare l’archivio cartaceo e digitale del giornale – cioè le edizioni uscite dall’ottobre 1998 fino alla chiusura nel marzo 2017 -, l’archivio fotografico, la piattaforma internet, lo sfogliatore digitale, i prodotti editoriali cartacei e in digitale.
Una perizia dettagliata di questi beni si legge qui:
https://astegiudiziarie.it/Allegato/Perizia-RN-F-66-2015-C-3.pdf/1835503.
Sul piano penale, dopo le indagini della magistratura e una lunga fase di udienza preliminare, è in programma il 3 novembre prossimo il processo in udienza pubblica che vede imputati, a vario titolo, Gianni Celli e altre persone fra cui il giornalista ex direttore del quotidiano Raimondo Baldoni. Al procedimento penale sono state ammesse come parti civili l’ASER e la FNSI, difese di fiducia dall’avvocato Valerio Vartolo.
Danneggiati dalla bancarotta attendono giustizia decine di giornalisti professionisti, collaboratori e fotografi: il loro credito privilegiato ammonta a circa 7 milioni di euro. Si calcola in 32 milioni, invece, il passivo complessivo lasciato da nove società, riconducibili a Celli, tra loro collegate e fallite.

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