Ferrara, “Distruggere Assange. Per farla finita con la libertà di informazione”, incontro con la giornalista Sara Chessa
Martedì 26 marzo 2024 alle 17.30 nella sala dell’Arengo (Palazzo Municipale, piazza Municipio 2, Ferrara), avrà luogo un incontro pubblico con Sara Chessa, giornalista e attivista per la libertà di informazione, autrice del libro “Distruggere Assange. Per Farla finita con la libertà di informazione” (Castelvecchi Editore, 2023), che dialogherà con Alessandro Zangara, responsabile dell’Ufficio Stampa del Comune di Ferrara e con il pubblico.
L’incontro pubblico, promosso dall’Ufficio Stampa del Comune di Ferrara insieme al Comitato Ferrara per Assange e ASFe – Assostampa Ferrara, sarà l’occasione per trattare le tematiche contenute nel volume, in particolare l’importanza della libertà dell’informazione per una società civile e democratica e la conoscenza dei diversi aspetti del caso che coinvolge il giornalista editore Julian Assange (WikiLeaks), attualmente ancora detenuto in una carcere di massima sicurezza a Londra in attesa della decisione sulla richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti.
L’ingresso alla sala è libero fino ad esaurimento posti.
LA SCHEDA – Sara Chessa vive nel Regno Unito, dove lavora come giornalista indipendente, scrivendo soprattutto di diritti umani, libertà di informazione, politica e società per diverse testate, tra cui Global Insight, periodico dell’Associazione Internazionale Avvocati. Per la testata Independent Australia, dal 2019, ha seguito l’intero processo sull’estradizione di Julian Assange, sia presso le corti londinesi sia in altri contesti rilevanti – come il Consiglio d’Europa a Strasburgo – raccontando fatti e retroscena del caso. Nel 2023 ha pubblicato, con l’editore Castelvecchi, “Distruggere Assange. Per farla finita con la libertà di informazione”, un libro in cui racconta il processo sull’estradizione di Julian Assange e la protesta pacifica della società civile per chiederne la liberazione. Per il portale italiano Filosofia in Movimento ha prodotto, insieme ad Antonio Cecere, la serie di video interviste “Libertà di informazione e diritti umani”, sul rapporto tra democrazia e diritto alla conoscenza. Come attivista per la libertà dei media, ha partecipato in prima persona alle iniziative di sensibilizzazione delle figure istituzionali europee sul caso WikiLeaks. In questa veste, assieme a John Shipton – padre di Julian Assange – ha tenuto conferenze sul tema presso enti culturali e accademici. È stata inoltre parte attiva negli incontri informativi che hanno portato, nel 2019, alla formazione del Comitato parlamentare italiano per il monitoraggio del caso Assange.