Ferrara, quando la lista nozze fa bene alla libertà di stampa

Una buona notizia per chi crede in un’informazione libera e indipendente. In un post affidato ai social, Marco Zavagli, direttore del sito di informazione estense.com, rende nota l’iniziativa di una coppia di amici del giornalista che, in occasione del matrimonio, lanciano una raccolta fondi per la testa d’informazione.
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Racconto quello che mi è successo con un senso di imbarazzo.
Succede che nella città dove vivo e lavoro una coppia decide di sposarsi.
Succede, per carità.
Il singolare sta nel fatto che la coppia, complice una insana rappresentazione del concetto di corredo nuziale, sceglie come lista di nozze una destinazione che definirei, da estraneo, quantomeno bizzarra.
Alessandro e Laura chiedono a testimoni e invitati di non regalare loro nulla. O meglio, dicono a tutti che come regalo vorrebbero una donazione a Estense.com, il giornale che per strani allineamenti astrali ho fondato e dirigo.
Alessandro e Laura sapevano che lo scoppio della pandemia ci aveva messo in difficoltà. Noi come altri. Sapevamo che un particolare clima locale strozzava l’arrivo di pubblicità nei nostri confronti.
E Alessandro e Laura, nel giorno che, spero, è deputato ad essere uno dei più belli della loro vita congiunta, hanno scelto di rinunciare a qualsiasi ricordo materiale che li legasse ai loro amici.
Alessandro e Laura hanno chiesto di non ricevere regali, ma di devolvere quanto ognuno intendeva spendere per loro a Estense.com.
Quando l’ho appreso ho provato a far cambiare idea ai promessi sposi. Tanta generosità farebbe arrossire anche un vicesindaco. Forse un vicesindaco no. Ma tant’è. La risposta che ho ottenuto é stata più lapidaria di un elettrodomestico: “Marco, che vuoi, il frullatore ce lo abbiamo già”.
Scrivo questo da una parte per dire pubblicamente grazie a chi ha voluto in un giorno tanto importante dare sostegno (che a questo punto diventa affetto) al lavoro che quotidianamente facciamo da tanti anni; dall’altra per fare una promessa.
Cari Alessandro e Laura, non ci meritiamo il regalo che ci avete fatto, ma faremo di tutto per provare a meritarlo.
A chi mi segue, invece, oggi posso dire che io, lamentoso di natura, pessimista per costrizione, catastrofista per esperienza, sono felice di fare questo mestiere. E di farlo in una città, Ferrara, i cui abitanti meritano tanto. Sicuramente di più di quello che finora hanno ottenuto

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