«Governo e Parlamento non lascino morire l’informazione italiana»: la campagna della Fnsi

Una macchina da scrivere senza tasti. Con solo una “X” impressa sul foglio bianco, il segno moderno per chiudere definitivamente una pagina

La campagna Fnsi, grafica Mauro Ferrari

online, sul computer, nel mondo reale. Un messaggio forte, chiaro, netto quello della Federazione nazionale della Stampa che domenica 17 ottobre 2021 ha deciso di prendersi uno spazio di visibilità su diversi quotidiani nazionali (Corriere della Sera, Repubblica, Fatto Quotidiano, Libero, Il Giornale, Il Messaggero, QN, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno) per denunciare l’immobilismo del Governo di fronte al dramma della crisi dell’informazione.

Una mobilitazione, quella delle giornaliste e dei giornaliste, che ha visto la svolta il 7 ottobre con una mobilitazione di fronte al Parlamento e  l’apertura formale, da parte del Consiglio nazionale della Stampa, dello stato di agitazione della categoria.

“Il diritto dei cittadini ad essere informati è sotto attacco”, così l’inizio dell’appello Fnsi pubblicato sui quotidiani.

L’APPELLO
“Il diritto dei cittadini ad essere informati è sotto attacco. I giornalisti sono nel mirino di organizzazioni criminali e neofasciste. Vengono quotidianamente intimiditi, minacciati, picchiati per il loro lavoro. Una crisi senza precedenti mette in ginocchio il settore dell’editoria. L’occupazione è sempre più precaria. Migliaia di giornalisti sono costretti a lavorare senza diritti, senza tutele e con retribuzioni indegne di un Paese civile, Governo e Parlamento dimenticano l’Articolo 21 della Costituzione. Non vogliono fermare le querele bavaglio. Non vogliono norme per l’equo compenso e per contrastare il precariato. Lasciar affondare l’istituto di previdenza dei giornalisti italiani significa dare il via allo smantellamento progressivo dell’autonomia e del pluralismo dell’informazione, pilastro di ogni democrazia. Governo e Parlamento non lascino morire l’informazione”.

La campagna Fnsi, grafica Mauro Ferrari

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