Sindacato dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna dal 1905

I delitti bolognesi nel nuovo libro di Nicola Bianchi

Otto delitti. Otto ferite aperte nella memoria di Bologna. Inizia da qui, con Crimini Felsina del vice caposervizio del Carlino, Nicola Bianchi, il viaggio letterario e investigativo di Ade, la nuova collana di Edizioni Minerva dedicata alle storie vere di sangue e mistero, italiane o straniere, dei nostri tempi o del passato. Crimini Felsina, con prefazione di Gianni Leoni, è molto più di un libro di cronaca: è un vero e proprio treno nella storia criminale bolognese, dove ogni fermata – o meglio, ogni “stazione” – è un delitto che ha segnato la città. Un viaggio nella memoria, dalla prima stazione dedicata al giornalista Ezio Cesarini, fucilato dai fascisti nel 1944, alla drammatica morte della piccola Sarah Cusmà Piccione Jay, uccisa a nove anni. Dal delitto del tassista Giorgio Camorani – il celebre “caso del taxi 17” – fino al più recente omicidio del giovane Giuseppe Balboni nel 2018. Tra i capitoli più potenti, quello su Francesca Alinovi, intellettuale e icona del Dams, assassinata nel 1983, o la vicenda giudiziaria legata alla banda Casaroli, un fenomeno unico della criminalità del dopoguerra. Crimini Felsina non è un libro che offre certezze, ma un libro che cerca. Che interroga la città e vuole tenere viva la memoria. E in questo senso il numero otto delle “stazioni” non è casuale. Nella simbologia cristiana l’otto rappresenta la resurrezione,
un nuovo inizio. Per questo, Crimini Felsina è anche un omaggio alla città che resiste, che non dimentica, che continua a farsi domande. In tutte le libreria dal 16 luglio.

Nicola Bianchi nasce a Portomaggiore nel 1978. Giornalista professionista, è vice caposervizio de “Il Resto del Carlino”. Tra i tanti casi seguiti: l’omicidio di Federico Aldrovandi, la strage alla stazione di Bologna, i delitti della Uno Bianca. Una sua inchiesta del 2014 ha permesso la riapertura delle indagini sull’omicidio di Willy Branchi, avvenuto a Goro nel 1988. Nel 2015 è stato premiato come giornalista dell’anno dell’Emilia-Romagna. Con Minerva è autore di Storia di Willy e di Valeriano Forzati presunto colpevole (2015) e Delitti nella Nebbia (2018). Con l’opera La strada di Marco (Faust edizioni, 2018), nel 2023 ha ottenuto il premio della giuria al Concorso internazionale Cristina Campo, nel 2024 il premio Eccellenza al Concorso nazionale Chiara Grillo sezione narrativa. E’ anche segretario dell’Aser, l’Associazione della stampa Emilia-Romagna

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