Il “Carlino” chiude alle 22, la protesta del Cdr: “Così non potremo dare i risultati di calcio”

 Il Comitato di redazione (Cdr) de ‘il Resto del Carlino’ denuncia “la paradossale situazione che vivr il giornale: chiusura tassativa di tutte le edizioni alle 22 che
impedisce la pubblicazione di importanti notizie sulle edizioni locali, a partire – ad esempio – dai risultati delle partite di calcio di squadre come il Modena, l’Ascoli, il Rimini e la Vis
Pesaro. Tradotto: tutto quello che accade dopo le 22 non sarà
pubblicato”.
Il “coprifuoco” –  come lo definisce il Cdr – è
stato deciso da luglio e immediatamente è stato “sollevato il
problema con l’azienda, e più volte,  perché tutto questo sta avendo
ricadute devastanti sul prodotto che va in edicola, già gravato
dall’1 agosto da uno sconsiderato aumento del prezzo. Insomma,
l’editore ha alzato il costo del giornale e come contropartita ai
lettori ha tagliato anche l’informazione a loro disposizione”.
L’anticipo della chiusura del giornale alle 22, secondo la nota del Cdr, è “un suicidio
editoriale senza precedenti. L’azienda sostiene che questa
decisione è frutto di una riorganizzazione del processo di stampa
che impone chiusure anticipate per poter stampare in tempo le
cronache locali da distribuire nei luoghi di villeggiatura, dal
Trentino alla Sardegna. Il paradosso, anche in questo caso, è che
molti lettori non trovano comunque le edizioni locali nei paesi
di montagna o al mare”.
Per questi motivi, “la
redazione è seriamente preoccupata di quanto sta avvenendo ai
danni di una testata storica come il Carlino e soprattutto nei
confronti dei lettori- seppur in drammatico calo – ancora
affezionati e legati al giornale. Abbiamo coinvolto tutta la
redazione e non escludiamo proteste e mobilitazioni anche in
questo periodo di ferie se non sarà subito trovata una soluzione,
considerato che già nei prossimi giorni sono in programma
importanti appuntamenti sportivi, a partire dal calcio”.

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