Il Pd denuncia: irregolare il bando per l’ufficio comunicazione del sindaco di Parma Pizzarotti

pizzarotti-7-11Il capogruppo Pd nel consiglio comunale di Parma Nicola Dall’Olio denuncia in un comunicato che il sindaco “Pizzarotti usa il Comune per la propria campagna elettorale” e che “Il bando per un nuovo addetto dell’ufficio comunicazione appare di dubbia legittimità e da annullare”.

Dopo lo stanziamento di 20.000 euro presi dai fondi di riserva del Comune per celebrare con un’esposizione i progetti della sua amministrazione, Pizzarotti dà un’altra prova di come intende finanziare la propria campagna per le prossime amministrative – scrive Dall’Olio – Sul sito del Comune è stato infatti pubblicato un bando per l’assunzione a tempo determinato di una figura che dovrà supportare il Sindaco nelle attività di informazione e comunicazione “nel periodo di fine mandato della civica amministrazione”.

“E’ grave che con i soldi pubblici si assuma una persona che avrà di fatto il compito di aiutare il Sindaco uscente nella sua personale campagna elettorale – prosegue il capogruppo Pd – Abbiamo inoltre forti dubbi sulla correttezza del bando: del resto non è la prima volta che questa amministrazione bisticcia con norme e procedure di concorso. L’aspetto più eclatante è il fatto che il bando, per giustificare il metodo di selezione (curriculum e insindacabile scelta del candidato da parte del Sindaco), faccia riferimento all’art. 90 del testo unico sugli enti locali (D. Lgs. 267/2000). Peccato che l’art. 90 reciti testualmente che si “può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco […] per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge”.

Obietta quindi Dall’Olio: “Le funzioni relative alle attività di portavoce e ufficio stampa, così come quelle di comunicatore pubblico, non rientrano però tra quelle di indirizzo e controllo e sono regolate dalla Legge 150/2000 (“Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”). Che Pizzarotti ritenga di poter superare questo ostacolo sostanziale semplicemente buttando lì la parola “indirizzo” a proposito dell’incarico di comunicazione messo a bando, dà l’idea del pressapochismo amministrativo che contraddistingue questa amministrazione”.

“E infatti, scorrendo il testo, per le funzioni assegnate e i requisiti richiesti si fa esplicito riferimento proprio alla legge 150/2000. Una totale e palese contraddizione – conclude Dall’Olio – che porta a ritenere il bando di dubbia legittimità e sostanzialmente da annullare. E che la dice lunga sulle modalità con cui Pizzarotti intende condurre la sua campagna elettorale”.

Potrebbero interessarti anche...