“Il presidente di Luna Nera”, il romanzo di Claudio Visani. QUI L’INCIPIT

IL PRESIDENTE DI LUNA NERA – SCHEDA LIBRO

Mauro Dall’Osso è un figlio delle periferie, un ragazzotto romagnolo con poca voglia di studiare e lavorare e con una passione sfrenata per le donne. Per sfuggire al destino degli ultimi, cercare notorietà e successo si butta in politica. E’ nato sotto la luna nera ma “nella fase rigenerativa”, e l’astrologo gli ha predetto che se riuscirà a controllare i suoi istinti sessuali è un “predestinato a cambiare il mondo”. Cresce negli anni in cui l’Italia è dominata da improbabili leader e governata attraverso i social, dove il virtuale sostituisce il reale e il Paese vive in una sorta di Truman Show. Nella mediocrità in cui ristagna la politica, grazie alla sua abilità nell’uso del web e alla sua spregiudicatezza, Mauro riesce a emergere e sfondare. Tra scontri di potere e disastri affettivi diventa la stella più brillante del firmamento politico. Quando arriva in cima, da presidente comincia a prendere coscienza di sé e si rende conto di essere solo un burattino nelle mani del potere oscuro che tutto domina: economia, finanza, relazioni internazionali, pace, guerra, l’azione politica e dei governi. Complice un’amica di infanzia, un nuovo amore e l’influenza di un noto personaggio che immagina un mondo diverso, si ravvede, prova a rompere i vecchi schemi e cerca di cambiare radicalmente il Paese. Diventa però il fastidioso granello di sabbia che rischia di inceppare l’ingranaggio che fa muovere il sistema e c’è chi si mette subito all’opera per rimuoverlo. Una vicenda che si dipana dai giorni nostri al 2050, passando per il default dell’Italia e per la terza guerra mondiale. Un romanzo di grande attualità politica che immagina un futuro inquietante ma molto verosimile.

 

INCIPIT.

ROMA, 2037. La notte in cui sono nato c’era la luna nera. Mia madre che credeva negli astri si spaventò. Quel segno era carico di oscuri presagi. Lilith, la civetta delle tenebre, l’odore di morte. I lati inquietanti dell’animo umano: paure ancestrali nei rapporti con l’altro sesso, ossessione erotica, gelosia, possessività. E quando cade nello Scorpione, come nel mio caso, l’archetipo del distruttore. Ma l’astrologo la rassicurò. Le disse che ero venuto al mondo “nella fase rigenerativa”, che un albero malato può guarire se viene potato in quei giorni. “Gli scorpioni nati sotto la luna nera” – aggiunse – “possono vedere ciò che altri non vedono, sentire ciò che nessuno sente, aprire porte e vie nuove”. E quando un ciclo si chiude, sanno acquisire piena coscienza di sé e aprirne uno nuovo, perché, affermò, “sono persone speciali, nate per cambiare il mondo”.

Sono cresciuto nella lunga notte della politica. Anni in cui non illuminava le menti e non accendeva più i cuori. Parlava alle pance. Alimentava le paure e l’odio. Coltivava l’individualismo e l’apparenza. Inseguiva il successo, la ricchezza, il potere personale. Aveva cancellato storia e memoria. Spento la luce. Nessuna idea lunga e visione di un mondo nuovo. Nessun vero leader.

Quando sono arrivato al culmine della mia fase “rigenerativa”, al momento in cui avrei dovuto cambiare il mondo, il mondo ha cominciato a venire giù. Avvolto dalle tenebre e dall’orrore come un secolo prima.

Il 12 è il numero del mio destino. Il 12 novembre 1985 sono nato. Il 12 gennaio mi sono separato da Anna. Il 12 agosto ho fatto l’amore con Erika. Il 12 maggio ho conosciuto Marina. Nel giorno 12 di febbraio e luglio ho ottenuto le cariche politiche più importanti. Il 12 ottobre sono stato operato di un tumore. Sono sopravvissuto all’amore, al potere, al cancro. A lungo ho pensato che fosse il mio numero fortunato. Invece è diventato la mia ossessione, la cifra dei fallimenti. Fino a questo 12 settembre 2037, il giorno della svolta definitiva.

 

NOTE SULL’AUTORE

Claudio Visani è nato e cresciuto in Romagna e vive a Bologna. Giornalista professionista, ha lavorato per oltre vent’anni a l’Unità, diretto le cronache dell’Emilia-Romagna e l’edizione romagnola di Mattina, collaborato con diverse testate tra cui Il Venerdì e Viaggi di Repubblica, Huffington Post, Focus. Con Pendragon ha pubblicato nel 2000 “Arriverà quel giorno”,  nel 2012 “Gli intrighi di una Repubblica” e nel 2018 “L’eccidio dei martiri senza nome”. Con Cartabianca ha pubblicato nel 2019 “La ragazza ribelle”. Assieme a Viscardo Baldi ha scritto e pubblicato nel 2017 , con Valfrido,”I comunisti nella terra dei preti”.

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