Il presidente Rossi e il segretario Siddi sui nuovi attacchi di Grillo ai giornalisti
“Il comico-capo politico non perde occasione per attaccare, con la violenza verbale che lo caratterizza, i giornalisti che non gli piacciono. Non meriterebbe neppure una risposta. Questa volta, però, assai più che in altre occasioni, ha passato il segno”. Lo scrive in una nota il presidente della Fnsi Giovanni Rossi in risposta a Grillo che, sul suo blog, ha aperto la caccia ai giornalisti “nemici” segnalandoli con nome e foto. “Nel prendere di mira la collega Maria Novella Oppo, a cui va piena solidarietà, Grillo invita i suoi ad istituire una gogna mediatica, segnalando i giornalisti “nemici” e comincia con il mostrare il reprobo pubblicandone la foto sul blog. Si inizia con la “lista nera”, non si sa dove si va a finire”. “Dove stia il nuovo che Grillo vorrebbe rappresentare è proprio difficile comprenderlo visto che utilizza un armamentario assai vecchio. La politica, anche quella “nuova” – conclude Rossi – deve imparare ad avere il senso delle proprie responsabilità e capire che ci deve essere una differenza significativa tra un spettacolo comico e rappresentare i cittadini nelle istituzioni.”
Intervenendo al Seminario su Datagate e privacy, nella Sala delle Colonne alla Camera dei Deputati, anche il Segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha replicato ai nuovi attacchi di Grillo contro i giornalisti: “Per fortuna è anche un comico e spero che questa caratteristica gli rimanga perché altrimenti vorrebbe dire che si candida a fare la politica con l’olio di ricino e questo non farebbe bene per primo a lui stesso e al suo movimento. Certamente non gli porterà alcun beneficio il nuovo sgangherato assalto ai giornalisti ‘nemici’, che vorrebbe schedare, come accade solo nei regimi. Beppe Grillo l’ha fatta di nuovo fuori dal vaso. Ai giornalisti e all’informazione deve molto, se non tutto, dei suoi successi privati e di quelli politici, perché i media e i giornalisti che li realizzano sono molto più seri e credibili di quanto non voglia far immaginare, dando conto della realtà dei fatti e delle parole del dibattito pubblico. Giornali, radio e tv continueranno a informare, secondo etica professionale e secondo l’anima identitaria delle testate, su ciò che dice e su ciò che fa. E quando ciò che viene scritto, a questo proposito, non gli piace, tutto può fare fuorché indicare i giornalisti come ‘nemici’ da indicare ai suoi seguaci. Fare ciò, per i politici, ha sempre voluto dire candidarsi alla sconfitta, magari nel tempo, ma sconfitta”.
Anche l’Aser è solidale con la collega dell’Unità Maria Novella Oppo.