Il sindacato è sempre al fianco dei giornalisti autonomi

Il sindacato è sempre al fianco dei giornalisti autonomi, spesso sfruttati e sottopagati,  e dei tanti che, dietro lo schermo di un contratto Cococo, sono di fatto dei dipendenti mascherati. Il punto è stato ribadito il 2 ottobre a Conselice (Ra) durante il corso di formazione  dedicato alla “vita da free lance, la (non) libera professione”, organizzato da Aser e Fnsi.

Dopo i saluti del presidente Aser, Paolo Maria Amadasi, il corso, moderato dal segretario generale aggiunto Fnsi Matteo Naccari, è stato caratterizzato dagli interventi di Alessandra Costante, segreteria generale della Fnsi, del segretario generale aggiunto della Fnsi, Claudio Silvestri, presidente della Clan Fnsi; del presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, Silvestro Ramunno; dell’avvocato Alberto Piccinini, esperto di cause di lavoro e consulente di Aser, e di tre autonomi che hanno portato la loro testimonianza: Guia Baggi e Francesco Guidotti, fondatori dello Spioncino dei freelance, e Alice Facchini curatrice del progetto/indagine sui Rischi per la salute mentale dei giornalisti.

Alessandra Costante si è soffermata sulla tutela dei diritti degli autonomi e il sostegno che offre loro il sindacato, sottolineando l’importanza di denunciare però tutti i casi di lavoro fintamente autonomo. Ha infine ricordato il pieno successo della causa di lavoro intentata con il sostegno della Fnsi, dal collega genovese Massimiliano Salvo, che inquadrato da “la Repubblica” come collaboratore era invece un dipendente a tutti gli effetti.

Claudio Silvestri ha invece fatto il punto sulla proposta – concordata con l’Ordine dei giornalisti – per la definizione dell’equo compenso delle prestazioni giornalistiche da parte dei lavoratori autonomi.

 

Nella foto, da sinistra: Costante, Naccari, Ramunno, Silvestri e Piccinini.

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