La Finanza chiude siti giornali gratis. Anselmi (Fieg): segnale importante per difesa copyright
Riviste, quotidiani, libri. C’erano prodotti editoriali per tutti i gusti, tutti gratuiti, nei tredici siti web, tra i quali anche il link a un’app, messi sotto sequestro dalla Guardia di Finanza. Bastava collegarsi per scaricare i giornali, spesso freschi di pubblicazione, evitando di abbonarsi online o di acquistarli nella versione cartacea. Il Tribunale di Roma ha emesso i provvedimenti cautelari per violazione del diritto d’autore, consentendo al Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche delle Fiamme Gialle di mettere i sigilli ai siti. L’operazione ‘Free magazine’ è stata svolta in collaborazione con la Federazione editori dei giornali, che da tempo porta avanti la sua battaglia per la tutela del copyright. “Esprimo il più profondo apprezzamento per l’operazione – ha commentato il presidente Fieg Giulio Anselmi -, che rappresenta un segnale importante di sensibilità e di impegno concreto nell’attività di tutela dei diritti d’autore. Solo una efficace protezione del contenuto editoriale e l’applicazione di regole chiare, in condizioni di effettiva concorrenza, possono garantire la sopravvivenza di una informazione libera e di qualità”.
I siti web fermati erano tutti su server esteri ed erano destinatari di milioni di contatti. Grazie ai contenuti delle case editrici, indebitamente ottenuti, creavano maxi edicole digitali che – spiegano le fiamme gialle – garantivano ingenti guadagni grazie alla pubblicità con sistemi “pay per click” o attraverso banner e pop-up. La struttura di queste edicole consentiva, con motori di ricerca interni, di trovare più facilmente gli articoli. I gestori dei siti, per evitare di essere scoperti, sfruttavano sofisticati sistemi che garantivano l’anonimato e distribuivano le risorse su piattaforme sparse in tutto il mondo.
La battaglia per la difesa del copyright su Internet vede impegnati autori, artisti ed editori. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è al lavoro per varare entro l’anno il regolamento che dovrebbe garantire maggior tutela ai titolari del diritto d’autore. Il testo, come successo in passato, potrebbe però scontrarsi con le proteste di blogger e associazioni che difendono la libertà in rete. Non è escluso che sul tema intervenga il Parlamento, dove sono state depositate alcune proposte di legge, ed anche l’Unione europea è al lavoro per tentare di arrivare nel corso del 2014 ad una modifica delle direttive in materia. E il sottosegretario all’Editoria Giovanni Legnini ribadisce che è impegno del governo varare “un’apposita iniziativa legislativa” per la tutela del copyright online e insieme l’innovazione e lo sviluppo del sistema editoriale.
Oltre ai problemi legati all’aggiornamento normativo, la difesa del copyright si scontra anche, nella pratica, con difficoltà tecniche spesso difficili da superare. Esistono, ad esempio, in rete siti che suggeriscono come aggirare il blocco dei domini internet da parte dei provider italiani. La Fieg è da tempo impegnata sul fronte della tutela del diritto d’autore e la collaborazione con la Guardia di Finanza per il contrasto alla pirateria è parte di un progetto più ampio: si inserisce in questo contesto, ad esempio, il Repertorio Promopress, l’iniziativa avviata nel 2012 e aperta all’adesione di tutti gli editori di quotidiani e periodici per la stipulazione di licenze per la riproduzione degli articoli nelle rassegne stampa.