La lettera: “Non siamo tutti uguali”
Pubblichiamo la lettera aperta inviata da alcuni colleghi che fanno parte della lista dei Free Ccp candidata alle elezioni dell’Ordine.
Cara Serena, cari colleghi,
arriviamo alle elezioni dell’Ordine in un clima surreale, in cui il direttivo del nostro sindacato è stato accusato di aver compiuto scelte pilatesche e di non interventismo. Noi siamo trentenni che solo recentemente si sono avvicinati al sindacato attivo e, volendo trasportare questo impegno anche nell’Ordine – dove sarebbe assolutamente necessario un puntodi vista “sindacale” freelance – che rischia di venire meno, ci siamo trovati in effetti spiazzati da questa scelta.
Oggi, all’ombra di quella che appare come una disputa tra “rappresentanti di professione” che non riesce ad appassionare neanche un collega, rischia di perdersi il modello di giornalismo che noi propugnamo, sia a casa del Sindacato sia a casa dell’Ordine. Basta dare una occhiata alle liste! Quelladi cui facciamo parte (Freeccp-Beppe Errani presidente) candida diversi colleghi che sono in prima linea nell’assistenza e nella consulenza ai giornalisti, che dedicano tempo, risorse e passione per essere a servizio del sindacato. Colleghi come noi e Saverio Cioce, o Mara Cinquepalmi,Mariangela Latella e Francesca Domenichini concentrate sui problemi di genere. Chi è stato negli ultimi tre anni anche all’Ordine, come AntonellaCardone e Paolo Tomassone, si sono spesi moltissimo – non solo presenziando frequentemente le riunioni del direttivo – affinchè si realizzasse un veroraccordo Ordine-sindacato. Ha o no un valore? Fa o no la differenza?
Peggio ancora, alcuni sembrano proporre un modello di sviluppo futuro del giornalismo che con i valori supportati dal sindacato non ha proprio niente a che fare! Ci sono infatti editori che fanno impresa al ribasso sul costo del lavoro, pensionati che praticano ancora la professione facendo concorrenza sleale ai collaboratori, giornalisti commisti fino al midollo con la politica, colleghi che affermano che l’esclusività è un inutile orpello, giornalisti la cui unica mansione pare essere quella di organizzare gite sociali e colleghi che si ricandidano addirittura per il quarto mandato! Che idee propugnano? Mah! Sembrano comitati elettorali personali!
Perchè non siamo tutti uguali.
Antonella Cardone (Commissione Lavoro Autonomo Fnsi)
Mattia Motta (direttivo Aser)
Valeria Tancredi (Assemblea Lavoro Autonomo Fnsi e direttivo Aser)
Cari colleghi, credo che buona parte delle risposte le troviate nell’editoriale qui sopra. Molte delle cose che voi dite sono tautologiche, perché sotto gli occhi di tutti. Ribadisco: non sottovalutiamo l’intelligenza dei nostri iscritti. Nel voto valuteranno le persone, le idee e i programmi, quello che è stato fatto e quello che è stato solo promesso e non è statto fatto, i comportamenti e gli stili professionali. Nella vostra lista ci sono alcuni colleghi che hanno ruoli nell’Aser, che sono stati da noi candidati ed eletti dai nostri soci. Occorre aggiungere altro? (sb)