La presenza femminile nei luoghi della politica in regione in una ricerca di Rosa Amorevole
Qual è la rappresentanza femminile nei luoghi della politica in Emilia-Romagna? Cogliendo l’occasione del 70° anniversario del voto alle donne in Italia, la collega Rosa Maria Amorevole – Consigliera di Parità per l’Emilia-Romagna – ha curato una pubblicazione edita dalla Regione che fornisce una fotografia puntuale e aggiornata della presenza femminile negli organi istituzionali della regione e degli enti locali, anche alla luce delle importanti novità normative in materia elettorale introdotte dalla Legge n. 56/2014.
Il lavoro, dal titolo Emilia-Romagna: donne e uomini nei governi locali, ci rivela, ad esempio, che solo il 20% dei sindaci in regione è donna, mentre nel ruolo di vice sindaco il numero delle donne rappresenta il 34%. La maggior parte dei Comuni governati da una sindaca sono nell’area provinciale di Rimini (31%), seguiti da quelli nel Ferrarese (29%); fanalino di coda è invece l’area di Ravenna con solo l’11% di sindache.
Oltre a una breve storia del suffragio universale in Italia, il libretto ha anche un’appendice in cui il diritto al voto delle donne viene rappresentato in un quadro sinottico mondiale. Si scopre, così, che il suffragio universale c’era già, prima che nel nostro Paese, in Armenia, Azerbaigian, Bolivia, Cile , Cuba, Kazakistan, oltre a quasi tutti i Paesi dell’Europa nord orientale. Nel palmarés delle discriminazioni il posto di testa è del Sudafrica, dove le donne bianche hanno ottenuto il diritto al voto nel 1930, mentre quelle nere solo nel 1994.