La risposta della FILE al presidente della Fnsi Giovanni Rossi sul caso della Voce di Romagna
Riportiamo la risposta della FILE chiamata in causa dal comunicato del presidente della Fnsi Giovanni Rossi sul caso della Voce di Romagna.
“Egregio Presidente,
La F.I.L.E. (federazione italiana liberi editori) ha appreso dal sito della Federazione nazionale della stampa di un grave contrasto tra l’editore del quotidiano “La Voce di Romagna” ed alcuni giornalisti in relazione a tematiche di natura sindacale. Da quanto ci risulta una grave crisi economico e finanziaria ha da tempo colpito questo importante quotidiano locale che da mesi registra serie difficoltà a rispettare gli impegni assunti con i dipendenti e con buona parte dei fornitori. La F.I.L.E. è un’associazione di categoria e come tale rappresenta interessi comuni ma non può, chiaramente, incidere su scelte editoriali che per definizione non le appartengono.
Si ritiene, comunque, che dall’inasprimento dei toni, l’unico risultato realmente perseguibile possa essere quello di compromettere, dal lato datoriale, un’azienda che ha quasi quindici anni di vita, dal lato sociale, una testata ampiamente diffusa sul territorio di riferimento e dal lato occupazionale, centinaia di posti di lavoro tra dipendenti, collaboratori ed indotto.
Per tale ragione la F.I.L.E. ha formalmente invitato l’amministratore della società editrice della “Voce di Romagna” ad aprire un sereno dibattito con i dipendenti giornalisti e con i rappresentanti del comitato di redazione garantendogli la piena disponibilità della stessa associazione di supportarlo sotto il profilo datoriale nella trattativa con le proprie strutture professionali.
Resta inteso che laddove l’amministratore non intenda aderire a questa iniziativa, la F.I.L.E. ribadisce che, fermo rimanendo la libertà d’impresa dei singoli associati, la stessa ritiene naturale che le imprese editoriali, indipendentemente dall’eventuale sostegno dello Stato, diretto o indiretto, operino nel pieno rispetto della normativa generale in tema di lavoro e di rispetto dei diritti sindacali, costituzionalmente garantiti, al pari del pluralismo.
La presidente della FILE
Caterina Bagnardi”