Le “Confessioni di un settantantottino” in un libro di Romano Bartoloni

VOLANTINO_chiancianoRomano Bartoloni ha scritto “Confessioni di un settantottino. Panchinari mai”, una sorta di diario minimo dell’autore. I diritti saranno interamente devoluti all’associazione “Alzheimer anziano fragile”. Eccone un assaggio.

Dal capitolo ammortizzatori sociali – I pensionati pagano di tasse 66 miliardi l’anno, benché ingiuste ed illegittime, e che andrebbero messe nel conto per la quadratura in attivo del sistema previdenziale. L’Italia è l’unico Paese al mondo che non offre né sconti sulla tasse, né altri benefici di carattere sociale. Se il caro vita e un fisco cinico ed esoso ammazzano le pensioni, non resta che andare ad abitare all’estero (complessivamente per 6 mesi all’anno) in uno dei tanti Paesi che non ti spellano vivo. In 500mila fuggiti dall’Italia in 5 anni. I pensionati sono veri e propri ammortizzatori sociali. Contribuiscono con 6 miliardi di euro l’anno per mantenere figli e nipoti. Le famiglie risparmiano 24 miliardi di euro all’anno grazie all’aiuto dei nonni baby-sitter.
Dal capitolo pianeta stampa – Ai nostri giorni tanta gente si impiastra le mani con la marmellata della comunicazione. I monopoli e gli oligopoli del potere economico e politico, sorretti dalla forza tecnologica dell’autarchia informatica, controllano la dinamica delle notizie. Politici, magistrati, potentati economici, e persino bottegai, fanno a gare nel propagare, meglio propagandare, un’informazione ad alto tasso di tendenziosità. Una volta la società era sostanzialmente silenziosa: parlava per bocca degli insegnanti, dei politici, dei parroci, dei giornali, dei libri. Oggi parlano tutti, di testa o di pancia, e tutti commentano, dicono la loro, contestano, polemizzano, twittano compresi vip e supervip. La nostra era è diventato un mercato assordante di protagonisti: parlano università, fondazioni, banche, istituti di ricerca, società di sondaggio, industrie, agenzie di pubblicità e di pubbliche relazioni, uffici studi, uffici marketing, uffici stampa senza trascurare il popolo delle reti sociali. Si coltiva l’illusione che si passa leggere e informarsi a volo d’uccello. I lettori diventano mordi e fuggi rincorrendo i 140 caratteri contenuti in un tweet. E’ in atto una guerra di parole e di immagini; di rapporti di forza fra poteri che, ognuno per la propria lingua e per il proprio conto, tentano di impossessarsi di quelle parole e di quelle immagini anche a scapito della credibilità e dell’attendibilità.
Queste e altre chicche le troverete sul libro dedicato agli adulti maturi o longevi.

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