L’ultimo beneficiario dell’art. 18: collega reintegrato al lavoro con il pagamento di cinque annualità
Questa storia, una volta tanto a lieto fine, potrebbe intitolarsi “L’ultimo beneficiario dell’articolo 18”. Si tratta della conclusione della vera e propria odissea giudiziaria del collega F. R., assistito dal legale dell’Aser avvocato Alberto Piccinini.
Il collega venne licenziato con ragioni pretestuose da un’azienda editoriale bolognese. Resistendo negli anni all’arroganza dell’azienda, che non si è fatta mancare alcun grado di giudizio compresa la Cassazione, il collega si è visto via via riconosciuta la ragione due volte in primo grado, poi è stato sconfitto in Corte d’Appello a Bologna, sentenza quest’ultima cassata dalla Suprema Corte che l’ha rinviata alla Corte d’Appello di Firenze. La settimana scorsa a Firenze il collega F. R. ha ottenuto la reintegrazione nel posto di lavoro e il pagamento di cinque anni di retribuzioni arretrate.
“E’ forse l’ultima applicazione del vecchio art. 18, perché tre mesi dopo il licenziamento di F. R. è entrata in vigore la legge Fornero che pone un tetto di 12 mesi al risarcimento dei danni da retribuzioni perdute”, ha commentato l’avvocato Piccinini, al quale va il plauso e la gratitudine dell’Aser.