Morto Giorgio Pettini, giornalista e partigiano che contribuì alla condanna di criminali nazisti

È morto a Roma Giorgio Pettini,  giornalista, romanziere ed ex partigiano romagnolo da lunghi anni residente a Roma. I funerali si sono svolti l’altro ieri nella Parrocchia “Regina Pacis” e alla cerimonia religiosa, ha partecipato a nome dell’Anpi il presidente del Comitato Provinciale di Roma.
Pettini, che già dal marzo del 1943 partecipava alle riunioni  clandestine per l’organizzazione di un Partito Cattolico, nel  luglio 1943, ricorda l’Anpi, fu tra gli organizzatori di un  comitato Antifascista che si riuniva presso la Parrocchia del  Cappuccini a Forlì ed al quale aderirono tutte le forze politiche democratiche. Successivamente all’8 settembre, dopo avere inutilmente cercato di convincere i comandi militari italiani di zona ad opporsi insieme ai civili all’occupazione nazista, organizzò insieme ad altri componenti del comitato Antifascista il recupero delle armi abbandonate e si unì alla Resistenza,combattendo fino alla Liberazione con compiti di  intelligence e di sabotaggio nella Regione.
Dopo la guerra, proseguì per tutta la vita nel suo impegno Antifascista con le sue opere letterarie (tra le quali il romanzo autobiografico “La puntura della zanzara: fascismo, Resistenza, democrazia, nel viaggio di ricerca di un giovane cattolico ribelle per amore”) e contribuì alla condanna di criminali di guerra nazisti con la sua testimonianza ai loro processi.

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