‘Ndrangheta e giudiziaria: la presentazione del libro del cronista Tiziano Soresina, “I mille giorni di Aemilia” con Giulietti e Baldessarro

La testimonianza umana e documentale di un cronista di giudiziaria che non ha mancato un’udienza del più grande processo contro la ‘ndrangheta mai celebrato al nord: il processo Aemilia. Un libro quanto mai attuale, quello che verrà presentato giovedì 24 ottobre alla libreria Coop-Zanichelli di piazza Galvani a Bologna: “I mille giorni di Aemilia” di Tiziano Soresina.

Il presidente della Federazione della Stampa, Giuseppe Giulietti, sarà presente al dibattito, organizzato nel contesto di ASERdibatte, insieme al giornalista di Repubblica, Beppe Baldessarro e l’autore, il giornalista della Gazzetta di Reggio, Tiziano Soresina.

 

Come scrive la giornalista e componente del Direttivo Aser, Dora Carapellese, nel suo blog, “questa pubblicazione non è solo il diario del più grande processo contro la ‘ndrangheta mai tenutosi al Nord Italia. Infatti, grazie al poderoso lavoro degli inquirenti, alle rivelazioni dei pentiti, al coraggio dimostrato da alcuni testimoni, narra come si siano evoluti trent’anni d’infiltrazione mafiosa nelle terre del Po. E’ il secondo processo di mafia più importante dopo il Maxiprocesso di Palermo”.

 

I MILLE GIORNI DI AEMILIA. Il più grande processo al Nord contro la ‘ndrangheta. Il libro di Tiziano Soresina finalmente a Bologna

GIOVEDI’ 24 OTTOBRE 2019

ORE 18,00 – LIBRERIA COOP-ZANICHELLI

PIAZZA GALVANI, 1H – BOLOGNA

 

Entrata libera previa registrazione —-> REGISTRATI QUI

Qui il link all’evento di Facebook —–> QUI

 

 

SINOSSI

La copertina del libro di Tiziano Soresina, “I mille giorni di Aemilia”

Il libro scritto da Tiziano Soresina è prezioso. Perché ci permette di ragionare sui mille giorni, spesso passati in sordina, del maxiprocesso Aemilia, il processo alla ’ndrangheta emiliana. Una mafia che si è fatta sistema. Un network di personaggi insospettabili: professionisti, servitori dello Stato infedeli, politici, imprenditori, cittadini omertosi. Per i capibastone calabresi questa è terra di denari: le armi vanno tenute nascoste, per non disturbare gli affari. In Val Padana la nebbia cancella i confini tra lecito e illecito, diventa un mantello naturale sotto il quale nascondere intrallazzi e imbrogli. Alibi perfetto per chi vuole fingersi cieco. Giovanni Tizian

Aemilia è il secondo processo di mafia più importante di questa Repubblica dopo il Maxiprocesso di Palermo. Si è svolto in un’aula di tribunale di Reggio Emilia blindata come non mai, con imputati, pentiti, giudici e giornalisti sotto scorta.
Perché tanto dispiego di forze? Perché Aemilia è il primo grande processo alla ’ndrangheta in Emilia e nel Nord del nostro Paese.
Quello che è emerso, al di là delle pene comminate – in primo grado a Reggio Emilia e in Cassazione per i riti abbreviati – è la conferma di un’ipotesi investigativa che finora non era mai stata approfondita e confermata in modo così chiaro: la ’ndrangheta ha profonde radici nelle regioni “ricche” del Nordest, ne ha infiltrato da almeno tre decenni il settore economico e quello politico. C’è da riscrivere la storia dell’Italia “operosa” e “onesta”, leggendo queste pagine davvero inquietanti.
Tiziano Soresina, il giornalista che ha seguito passo dopo passo l’evolversi del maxiprocesso, ricostruisce minuziosamente e con passione di cronista la presenza mafiosa nella regione “modello” d’Italia, illustrando anche la ragnatela ’ndranghetista poi propagatasi dalle terre del Po.

 

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