Parte da gennaio la riforma del piano Casagit: obiettivo recuperare 6 milioni

Entra in vigore dal primo gennaio 2025 la riforma del piano Casagit, lo storico piano sanitario della cassa riservato ai giornalisti ed ai loro famigliari. La manovra si è resa necessaria perché il piano presenta un disavanzo di oltre sei milioni con un rapporto fra contributi e prestazioni del 92% quando il rapporto ottimale per mantenere in efficienza economica la cassa è dell’ 85%.

La riforma, approvata dal cda ed esposta ai rappresentanti dei soci nell’assemblea del 27 novembre a Roma, comporterà sacrifici per tutti i soci e riguarderà sia la contribuzione che una rimodulazione di alcune prestazioni. Vediamo in sintesi i punti principali.

CONTRIBUZIONE: viene definita per tutti i familiari per fasce di età da un minimo di 100 euro per un figlio fino a 5 anni ad un massimo di 900 euro per gli over 60 (è il caso del coniuge con cifra invariata).

Dal quarto figlio non è prevista contribuzione. Attualmente il contributo copre tutti i familiari a costi molto ridotti.

Viene stabilito annualmente dal consiglio di amministrazione un minimale per i pensionati (quest’ anno a 1566 euro).  Coloro che non raggiungono tale cifra però non dovranno versare nulla in più perché la parte mancante verrà coperta da un intervento dal nuovo fondo di perequazione gestito da Casagit.

Per coloro che sono in cassa integrazione o in disoccupazione la contribuzione agevolata a zero passa da un massimo di 48 mesi nell’ arco della vita ad un massimo di 24 alla fine dei quali resta la possibilità di sospendersi per 3 anni. L’insieme di queste misure sul fronte della contribuzione dovrebbe consentire oltre 3 milioni di maggiori entrate.

PRESTAZIONI: per le visite specialistiche in forma indiretta viene stabilito un rimborso annuo pro capite di 800 euro con una franchigia del 15% sull’importo della fattura. La misura riguarda anche le visite in forma diretta per le quali si verserà il 15% a chi ha fornito la prestazione. I pazienti oncologici possono eseguire visite oltre il massimale il cui importo verrà coperto dal fondo per le patologie oncologiche fissato da Casagit in 150 mila euro.

Analisi cliniche: ci sarà una compartecipazione del socio al 50% se fatte nel privato. Se fatte nel pubblico il ticket verrà’ rimborsato per intero. Farmaci: saranno sempre rimborsati i ticket ma non è previsto rimborso per omeopatici, parafarmaci, integratori, galenici e farmaci da banco. Sul piano dei ricoveri ci sarà una revisione delle convenzioni ed una riclassificazione degli interventi con l’obiettivo di spendere meno. In questo caso non ci saranno ricadute sui soci. L’obiettivo di queste misure nel campo delle prestazioni è di ottenere 3 milioni di minori uscite. Il totale assomma a circa 6 milioni.

Va precisato – ed è importante – che tutte le altre prestazioni non toccate dalla manovra (ad esempio diagnostica, odontoiatria, lenti per la vista, fisioterapia per citare le principali) mantengono il regime attuale.

A partire dal 3 dicembre ogni socio verrà informato delle novità normative attraverso una mail per chi ha attivato l’area riservata. Per i soci che non hanno l’area riservata ci sarà l’invio di una lettera cartacea.

Infine sempre a partire dal primo gennaio 2025 per i soci che presentano le pratiche in forma cartacea a Casagit o tramite le consulte o tramite posta, ci sarà una sorta di ‘ticket’ di 3 euro per plico che verrà trattenuto da Casagit in sede di rimborso della prestazione.

 

 

 

 

 

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