Poligrafici Editoriale, Fnsi, Associazioni e Cdr dicono no a nuovi stati di crisi
“Preoccupazione per l’atteggiamento di un’azienda, che ancor prima del termine dello stato di crisi vigente previsto per il 31 maggio e che ha portato all’espulsione di una cinquantina di colleghi, ha fatto sapere di volere richiedere un nuovo stato di crisi, senza soluzione di continuità con il precedente, finalizzato al prepensionamento di una trentina di giornalisti e la proroga per un ulteriore biennio della solidarietà”. La esprimono Fnsi, Associazioni regionali di stampa e Cdr di QN, il Resto del Carlino, La Nazione, il Giorno e Q.Net, che si sono incontrati a Roma per esaminare la situazione del Gruppo Poligrafici Editoriale.
Il sindacato – si legge in una nota – “impegnato, proprio in queste settimane, a discutere con il Governo sulla destinazione delle risorse dedicate al settore dell’editoria, già stanziate nella legge di stabilità, ritiene improponibile tale richiesta tanto più da parte di un’azienda che dai primi anni Novanta ricorre sistematicamente agli ammortizzatori sociali pagati, in gran parte, dalla categoria attraverso l’Inpgi. Ritiene essenziale, invece, la proposizione di una progettualità specifica che individui il carattere strategico del giornalismo professionale come base di rilancio dei media del gruppo, in un’ottica di sviluppo verificabile su cui misurare l’organizzazione editoriale e la consistenza delle redazioni”.