Presentata la rete Giulia Emilia-Romagna: i progetti
Presentazione ufficiale per Giulia Emilia-Romagna, il coordinamento regionale dell’omonima rete nazionale delle giornaliste. Nata nel 2011, la rete vuole riportare al centro dell’informazione la vita reale, evitare stereotipi offensivi per le donne, ottenere l’equa rappresentanza delle donne nelle istituzioni e delle giornaliste negli enti di categoria (sindacato, Ordine, Inpgi, Casagit, Fondo complementare). In questi anni Giulia, che conta sull’adesione di 720 giornaliste italiane, si è impegnata nella protesta contro la legge bavaglio, nella proposta degli Stati Generali del precariato, con una attenzione costante per l’attualità, dai gravi fatti di cronaca al linguaggio usato nei social media.
Giulia Emilia-Romagna – coordinatrice regionale è Mara Cinquepalmi (a destra nella foto insieme alla coordinatrice nazionale Alessandra Mancuso) -, condividendo il manifesto nazionale, è impegnata a sostenere le giornaliste candidate alle prossime elezioni degli organi di categoria, la formazione di genere, a diffondere la cultura di un linguaggio non discriminante e a valorizzare le nuove professionalità. Tra le prime azioni che il coordinamento intende realizzare c’è una giornata seminariale sul linguaggio e sull’immagine della donna nel terzo millennio nei media, tra stereotipi e silenzi. E ha aderito al Protocollo d’intesa per promuovere una cultura delle differenze di genere nell’ambito dell’informazione e della comunicazione che la Giunta regionale e il Corecom stanno elaborando.