Presentato Voltapagina, il sito che racconta i giornalisti e i giornalismi
E’ stato presentato ieri a Bologna, nella sede dell’Ordine dei giornalisti, il sito tematico Voltapagina: un sito fatto da giornalisti per i giornalisti, dedicato alle diverse forme di giornalismo (tradizionale, cartaceo, multimediale, radio-televisivo, on line) e al mondo dei media. Un cantiere ancora aperto sui problemi dell’informazione in un momento difficile per la categoria e per i media, ma che è già on line all’indirizzo http://voltapagina.globalist.it (mailbox, voltapagina@globalist.it).
Erano presenti, tra gli altri, il presidente della Fnsi, Giovanni Rossi, il direttore di Globalist.it, Gianni Cipriani, e Sandra Zampa, deputata e vice presidente del Pd, storica portavoce di Romano Prodi.
Il sito realizzato con la piattaforma della syndication di Globalist.it – associazione volontaria di giornalisti e di siti – nasce dall’esperienza del Gruppo Giornalisti su Facebook creato qualche anno fa da Claudio Visani, allora consigliere nazionale dell’Ordine, come strumento di informazione per addetti ai lavori sui temi deontologici e professionali: un gruppo chiuso che ha raggiunto i 650 iscritti.
Da lì, con lo stimolo di Globalist, è nata l’idea di allargare l’esperienza creando il nuovo sito, realizzato interamente col lavoro volontario di un gruppo di colleghi professionisti di diverse regioni d’Italia (Claudio Visani, che è l’amministratore, Serena Bersani, Onide Donati, Beppe Errani, Giancarlo Ghirra, Oreste Pivetta, Pino Rea, Gianfranco Sansalone) e dalla collaborazione con alcuni “siti amici”, tra cui, in particolare, Articolo 21 e l’Osservatorio Tg di Alberto Baldazzi.
L’obiettivo dell’iniziativa è la creazione di una piazza virtuale con le notizie, le informazioni, gli approfondimenti e le opinioni sui vari aspetti dell’attività giornalistica (Ordine, sindacato, redazioni, giornali tradizionali, radio-televisioni e new media). Un contenitore piccolo ma che ambisce ad ospitare contenuti di qualità e firme autorevoli. Il tutto al servizio di chi fa informazione e dei cittadini che la ricevono.