Regione e Radio Bruno fanno lezioni di giornalismo radiofonico. Ma l’Ordine dov’è?
Ragazzi ‘A scuola di radio’, per conoscere il mondo dell’emittenza radiofonica e, per i più dotati, prospettare anche un’esperienza di lavoro. L’offerta è di Radio Bruno, l’emittente regionale più ascoltata in Emilia-Romagna, nell’ambito di un progetto pilota con la collaborazione di Regione Emilia-Romagna (Assessorato alla Cultura), Banca Interprovinciale e McNamara Lifecheck Center.
Radio Bruno mette a disposizione degli studenti dell’ultimo anno delle superiori corsi gratuiti di formazione, per un massimo di 40 allievi per ogni istituto, fino a 9 ore di lezione di comunicazione e gestione radio (conduzione, regia, redazione giornalistica). I corsi, organizzati in otto istituti della regione, vanno da metà ottobre a fine marzo. Per gli studenti, l’obiettivo finale sono due borse di studio da 2.000 euro ciascuna, sotto forma di contratti a progetto. A fine corso, 10 studenti tra quelli ritenuti più adeguati potranno registrare un provino che, valutato dalla direzione artistica di Radio Bruno, servirà a selezionerà i 2 partecipanti da inserire in due strutture di Multiradio (Radio Stella e Modena Radio City) per i ruoli di conduzione, regia o redazione giornalistica. I due contratti avranno la durata minima di un mese e potranno prolungarsi fino a 12 mesi, nei ruoli di speaker, giornalisti o tecnico a seconda delle capacità e potenzialità di ognuno. I due selezionati parteciperanno alla realizzazione di un programma in diretta (titolo ‘We Are Young’), rivolto a un pubblico fra 10 e 21 anni, interamente scritto, argomentato e condotto da loro due. (Nella foto: Siddi, Gardenghi, Bersani e Galba nella redazione di Radio Bruno)
Iniziativa interessante e, forse, anche utile. Soprattutto nessuno ci lucra, ed è già qualcosa Ma l’Ordine dei Giornalisti è stato coinvolto in questo progetto? O si vuole propinare a ragazzi giovanissimi l’ennesima favola? Ma quante sono le vie di accesso alle professione, infinite come quelle del Signore? (sb)