Rete 7 condannata per comportamento antisindacale. Aser: “Soddisfatti, inaccettabile che editore disdetti unilateralmente accordo aziendale”
In una nota a firma di Matteo Naccari, presidente Aser, Gianluca Barletta, Slc-Cgil Bologna e Stefano Gregnanin, Fistel Cisl, si informa della sentenza con cui il giudice del lavoro del Tribunale di Bologna, dott. Maurizio Marchesini, ha condannato per condotta antisindacale Rete 7, di cui è amministratore delegato e direttore Simone Baronio “per avere unilateralmente disdettato il contratto integrativo aziendale”.
In particolare nel decreto del Tribunale può leggersi: ‘Non vi è alcuna norma pattizia o condotta dei lavoratori, che possa legittimare o giustificare in qualche modo, il recesso unilaterale ante tempus da parte di Rete 7 srl, recesso unilaterale ed illegittimo, che integra pienamente gli estremi della condotta antisindacale, prevista e sanzionata dall’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, poiché vulnera gravemente l’immagine, e la credibilità del sindacato negoziatore degli accordi, poi disattesi unilateralmente ed illegittimamente’.
L’editore dovrà quindi corrispondere ai dipendenti tutto quanto previsto nell’accordo. Le cause erano state promosse dall’Associazione della stampa dell’Emilia Romagna (Aser) e da Slc Cgil di Bologna e Fistel Cisl Emilia Romagna, assistita dai nostri avvocati di fiducia dello Studio Piccinini di Legalilavoro di Bologna e dall’avvocato Enzo Cristiani.
Il Sindacato esprime soddisfazione per questa sentenza perché è inaccettabile che un editore decida unilateralmente e in maniera pretestuosa di disdire un accordo aziendale da lui stesso firmato. Riteniamo che le relazioni sindacali vadano improntate sul reciproco rispetto e quindi ogni tentativo di cancellare senza motivo delle intese prese ai tavoli sindacali va combattuto.
Qui sotto il decreto con il pronunciamento del giudice.