Ordine dei giornalisti, rinviate le elezioni. “Voto in aprile, ma è possibile un ulteriore rinvio”
aggiornamento 16 febbraio, da www.odg.bo.it
L’Ordine nazionale: voto in aprile ma è possibile un ulteriore rinvio
Storia infinita ed incertezza permanente per le elezioni per il rinnovo dei Consigli regionali e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Malgrado sia stata consentita l’introduzione del voto telematico oltre a quello in presenza – senza, però, modificare la legge che resta impostata sul voto ai seggi – sembra che i tempi per l’acquisizione di una piattaforma per la gestione del voto elettronico non corrispondano con quelli previsti dalla legge, che stabiliscono entro quando indire le elezioni per il rinnovo degli organismi. Sulla base di queste considerazioni, infatti, l’Ordine nazionale ha indetto nuovamente le elezioni (per la terza volta!) nelle domeniche 11, 18 e 25 aprile. Però, solo con il voto cartaceo perché i tempi non consentirebbero di predisporre per quelle date anche il voto elettronico, per il quale è stato approvato il Regolamento dal Consiglio nazionale e, successivamente, dal Ministero che vigila sugli Ordini professionali, quello della Giustizia.
L’Ordine nazionale sostiene che i tempi decisi a suo tempo dal Ministero per introdurre il voto telematico accanto a quello tradizionale (che prevede un massimo di tre seggi sul territorio regionale) sono “inosservabili”. A sostegno di questa tesi ha prodotto il parere di un autorevole studio legale romano. In una nota l’Ordine nazionale invita il legislatore a correggere “le storture che ha determinato e consentendo – se vuole essere coerente con se stesso – di procrastinare il voto, come accaduto nel recente passato senza pandemia e senza una novità storica come il voto telematico” (nel passato mandato il voto fu rinviato per introdurre alcune modifiche alla legge). Insomma, il tema è quello di avere tempi più lunghi per predisporre il voto misto – telematico ed al seggio – dato che sarebbe la stessa società a cui l’ODG si è rivolto – INVITALIA, totalmente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – a richiederlo.
Ovviamente, la crisi di governo ha tardato ogni soluzione.
Gli iscritti all’Ordine per poter partecipare alle elezioni dovranno essere in regola con il versamento della quota 2021.
(16 febbraio 2021)
AGGIORNAMENTO 4 novembre 2020:
Con determina del Presidente – che trovate qui sotto – sono state rinviate le elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale dell’Ordine giornalisti, fissate in questo mese di novembre (8, 15, 22).
Il Cnog potrà adottare un regolamento sulle procedure elettorali in modalità telematica, indicato dall’art. 31 del D.L. 137/2020, sulla cui elaborazione è stata coinvolta la Commissione giuridica per dare supporto al Comitato Esecutivo, già a lavoro.
Le linee generali del regolamento saranno sottoposte all’esame e alla discussione del Consiglio nazionale convocato per il 18 e 19 novembre prossimi.
Determinazione del Presidente n.242P_2020
FONTE: www.odg.bo.it
ELEZIONI ALL’ORDINE DEI GIORNALISTI: ENNESIMO STOP NEL DECRETO LEGGE “RISTORI”. PREVISTO IL RINVIO DI 90 GIORNI PER CONSENTIRE L’INTRODUZIONE DEL VOTO ELETTRONICO
«Le procedure elettorali per la composizione degli organi territoriali degli Ordini professionali vigilati dal Ministero della Giustizia possono svolgersi con modalità telematiche da remoto disciplinate con Regolamento adottato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, da adottarsi entro il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, previa approvazione del Ministero della Giustizia». È questo il passaggio che riguarda tutti gli Ordini professionali contenuto nel Decreto legge pubblicato giovedì 29 ottobre nella “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana”. Di conseguenza la data del voto può essere spostata di complessivi 90 giorni.
All’articolo 31 che recita “Disposizioni in materia di elezioni degli organi territoriali e nazionali degli Ordini professionali vigilati dal Ministero della Giustizia” è, infatti, previsto che si possa ricorrere al voto elettronico. La modifica del sistema elettorale le cui modalità, per la nostra categoria, erano state previste dalla legge 69 del 1963 (voto personale all’urna e non più di tre seggi in tutto il territorio regionale) era richiesta da tempo dallo stesso Ordine dei giornalisti. L’espandersi del contagio da Coronavirus ha indotto ad intervenire per evitare ogni assembramento e spostamento derivante dalla necessità di andare a votare di persona.
Le elezioni per il rinnovo dei Consigli Nazionale e regionale del nostro Ordine professionale erano state convocate in un primo tempo ad ottobre, successivamente rinviate a novembre. L’Ordine dell’Emilia-Romagna, rispettando tutte le scadenze di legge aveva proceduto alle relative comunicazioni ai colleghi. Ora – con lo sviluppo della pandemia in corso – il Governo ha deciso d’introdurre una novità che fa slittare ulteriormente la scadenza elettorale.
Il testo dell’Articolo 31 del Decreto legge “Ristori”
(Disposizioni in materia di elezioni degli organi territoriali e nazionali degli Ordini professionali vigilati dal Ministero della Giustizia)
1. Le procedure elettorali per la composizione degli organi territoriali degli Ordini professionali vigilati dal Ministero della Giustizia possono svolgersi con modalità telematiche da remoto disciplinate con Regolamento adottato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, da adottarsi entro il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente Decreto legge, previa approvazione del Ministero della Giustizia.
2. Con il regolamento di cui al comma 1, il Consiglio Nazionale può prevedere e disciplinare modalità telematiche di votazione anche per il rinnovo della rappresentanza nazionale e dei relativi organi, ove previsto in forma assembleare o con modalità analoghe a quelle stabilite per gli organi territoriali.
3. Il Consiglio Nazionale può disporre un differimento della data prevista per lo svolgimento delle elezioni di cui ai commi 1 e 2 non superiore a novanta giorni, ove già fissata alla data di entrata in vigore del presente decreto.
(31 ottobre 2020)