A Bologna è sciopero ad oltranza fra i lavoratori dell’emittente televisiva Telesanterno e della sua concessionaria di pubblicità Publivideo2, indietro nei pagamenti degli stipendi fino a 12 mensilità.
I lavoratori, riuniti in assemblea unitaria il 6 aprile, hanno proclamato l’iniziativa di protesta all’unanimità dopo il fallimento della trattativa presso la Regione Emilia-Romagna che ha coinvolto anche le rappresentanze sindacali di Telestense, tv di Ferrara che fa parte dello stesso gruppo editoriale.
Il mandato affidato alle rappresentanze sindacali dai lavoratori delle tre realtà dopo una votazione a larghissima maggioranza prevedeva la richiesta al Tavolo di salvaguardia, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti della Città Metropolitana di Bologna e dei comuni di Castel Maggiore e Ferrara, dell’erogazione di una mensilità entro il prossimo 13 aprile per tutti i lavoratori delle aziende del gruppo. Un impegno di entità quasi trascurabile a fronte dell’enorme debito accumulato nei confronti dei lavoratori, stimato in almeno 800 mila euro, su cui però la proprietà non si è voluta formalmente impegnare.
I lavoratori bolognesi sono scesi in sciopero ad oltranza come votato in assemblea. Non hanno aderito i dipendenti di Telestense.
Nonostante negli ultimi tre anni l’editore di Telesanterno, Flavio Bighinati, abbia ripetutamente violato ogni accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali, il 29 marzo è stato confermato nel consiglio nazionale di Aeranti, l’associazione che rappresenta le televisioni e le radio locali.