Topolino parlerà modenese

La Panini di Modena, famosa per le figurine dei calciatori, ha siglato un accordo preliminare per rilevare la divisione periodici della Disney (Disney Publishing), che pubblica Topolino e altre riviste per bambini come Bambi, Winnie the Pooh e Witch.  Secondo quanto riportato dall’Ansa, l’operazione interessa 22 dipendenti della Disney Publishing, metà dei quali giornalisti e metà poligrafici, pari a circa un decimo del totale della Disney Italia.
Panini avrebbe concordato una licenza di 6 anni per la pubblicazione dei periodici, subordinando l’operazione alla possibilità di trasferire le attività nella sede di Modena. I sindacati hanno avuto alcuni incontri con la Disney a partire dallo scorso 17 giugno e un incontro con il capo del personale della Panini lo scorso 26 luglio, che avrebbe confermato l’intenzione di trasferire i dipendenti da Milano a Modena.  
Il cambio di sede non piace ai dipendenti di Topolino, che preferiscono restare a Milano anziché trasferirsi a Modena. È quanto si legge in una nota sindacale diffusa a seguito di una serie di incontri tra la Rsu, il Cdr, la Slc-Cgil e l’Associazione Lombarda dei giornalisti prima con la Disney e, più recentemente, con la Panini. In particolare l’assemblea dei lavoratori della Disney si è riunita oggi e ha deciso di scioperare fin da oggi contro i trasferimenti.

La quarta vita di Topolino, se ttimanale cult per ragazzi, sarà a Modena. La Panini, storico editore delle figurine dei calciatori e numero uno mondiale del settore, ha siglato un accordo preliminare con Disney Italia per rilevare il ramo d’azienda relativo ai periodici (Disney Publishing), da Topolino a Bambi, Principesse e Winnie the Pooh.
Nato a Firenze nel 1932, da un’idea dell’editore Giuseppe Nerbini, che anticipò di un mese la stessa Disney, Topolino divenne milanese tre anni dopo, con il passaggio alla Mondadori, che inaugurò un lungo sodalizio con la casa madre durato fino al 1988. In quell’anno ci fu il passaggio, sempre a Milano, alla Disney Italia. Dal prossimo autunno, invece, Topolino dovrebbe traslocare a Modena, nelle sede della Panini.
Disney cede i periodici ma non intende lasciarli al loro destino, dato che in una nota in cui conferma le indiscrezioni raccolte dall’ANSA, spiega che “rimarrà comunque fortemente coinvolta in tutti i prodotti editoriali oggetto dell’accordo, al fine di garantire il patrimonio e l’alta qualità di storie e fumetti che hanno accompagnato e divertito intere generazioni di italiani”.
L’accordo comprende una licenza di sei anni per la pubblicazione dei periodici ed il trasferimento delle redazioni da Milano a Modena e su questo punto i lavoratori ed i sindacati, dalla Slc-Cgil all’Associazione Lombarda dei giornalisti, sono sul piede di guerra dopo diversi incontri che si sono tenuti tra il 17 giugno ed il 22 luglio scorsi. I 22 lavoratori, infatti, temono “la perdita del posto di lavoro” in un’operazione che “mira di fatto alla riduzione del personale”, quindi hanno proclamato due scioperi di mezza giornata, attuandone oggi il primo.
L’avventura della Panini è più recente di quella di Topolino, ma fa ugualmente parte del Dna culturale di molti italiani. Dopo un inizio artigianale nel 1960, il primo vero album “Calciatori” vide luce nel 1961 e, pur tra continui mutamenti, non ha mai mancato un appuntamento fino a oggi.
Per uno strano gioco del destino anche gli album Panini cambiarono proprietario nel 1988, quando ai fratelli Panini subentrò il gruppo Maxwell. Nel 1992 sono stati rilevati dalla cordata Bain Cuneo-De Agostini, che li ha ceduti due anni dopo al gruppo Marvel. Dal 1999 Panini è di nuovo italiana, sotto il controllo della Fineldo (Vittorio Merloni) e del management. Oggi il gruppo, radicato a Modena, è il leader mondiale delle figurine da collezione ed il quarto editore europeo per ragazzi e in Italia pubblica le strisce della Marvel Comics.

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