Vita Nuova, lettera aperta della comunità ecclesiale contro i due licenziamenti
Pubblichiamo la lettera aperta indirizzata da un gruppo di appartenenti alla comunità ecclesiale della diocesi di Parma a monsignor Enrico Solmi vescovo nella Chiesa di Parma, a don Luciano Genovesi presidente Opera diocesana San Bernardo degli Uberti, a don Luigi Valentini vicario generale, ai vicari episcopali don Alfredo Bianchi, don Roberto Dattaro, don Giandomenico Ferraglia, don Aldino Rosati, don Stefano Maria Arcari.
“Abbiamo appreso da uno scarno articolo apparso, il 1^ agosto, su www.parma.repubblica.it della cessazione delle pubblicazioni del settimanale diocesano “Vita nuova” (VN), notizia confermata da un successivo comunicato dell’editore, l’Opera diocesana san Bernardo degli Uberti. La notizia ci ha decisamente sorpresi visto che, inspiegabilmente, nulla è stato annunciato ai lettori prima della pausa estiva. Vorremmo quindi sottoporre alla comune attenzione e riflessione i diversi aspetti che motivano la nostra sorpresa.
1. La decisione di chiudere VN, trasformandola in un supplemento di Avvenire, non è stata discussa e condivisa a livello ecclesiale; ci saremmo aspettati viceversa un’informazione e un approfondimento dei problemi almeno all’interno dei Consigli Pastorale e Presbiterale, prima di formalizzare una decisione così importante. Non si può ritenere, infatti, sufficiente la dichiarazione che “informazioni più dettagliate saranno date, quanto prima” ai vari organismi diocesani.
- Il comunicato stampa, messo online nel sito dell’Opera e della Diocesi, presenta la motivazione economica come determinante per la decisione (si è dovuto “soggiacere ad una ristrutturazione e ad una forte diminuzione dei costi”; la nuova soluzione consentirà “un contenimento dei costi, tale da potere 2 continuare la pubblicazione”). Affermazioni che spingono a porci alcuni interrogativi. (a) Se è stato necessario “soggiacere” ad una forte diminuzione dei costi vuol dire che la situazione di passività durava da qualche tempo ed era così importante da non poter essere più sostenuta; ci chiediamo perciò se e in quali organi ecclesiali siano stati discussi questi gravi problemi economici e quali siano state le possibili soluzioni analizzate. (b) La questione dei costi sta anche in relazione al numero degli abbonati. Se questo è diminuito nel tempo o non si è incrementato, ci saremmo aspettati un ampio dibattito sulla ricerca delle cause, non solo nelle sedi più tecniche, ma anche a livello degli organismi diocesani e dei lettori.
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Ci ha molto stupito anche il fatto che il Comunicato parli di un indeterminato “sacrificio di alcune posizioni lavorative” quando in concreto, si è trattato di licenziamento improvviso di due persone su quattro. Ancor più ci ha stupito quanto l’Associazione stampa Emilia-Romagna e il sindacato Slc-CGIL scrivono nel loro Comunicato congiunto del 10 agosto: “Nessun rispetto delle regole contrattuali”; “Alle organizzazioni sindacali non sono state fornite le informative necessarie per potere svolgere le proprie prerogative e di questo comportamento antisindacale l’Opera sarà chiamata a rispondere in sede giudiziaria”; all’incontro con l’Associazione stampa e il sindacato “l’Opera Diocesana non ha dato alcuna disponibilità ad affrontare attraverso gli ammortizzatori sociali disponibili quella che sembra essere una riorganizzazione, a dir poco, nebulosa”; inoltre è stata offerta alle lavoratrici la collocazione “in altra categoria professionale, con riduzione della retribuzione ed a 400 chilometri di distanza. Condizioni che non rispondono alle previsioni di legge”. Ci auguriamo vivamente che le cose non stiano in questi termini e che non siano mancati il rigoroso rispetto delle regole e della dignità delle lavoratrici coinvolte.
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Si è presentata l’operazione come un rilancio di VN, e questo non può che far piacere, ma ci chiediamo come sia possibile un vero rilancio visto che si dimezza il personale e che nella nuova versione, “Vita Nuova – Parma 7”, le pagine saranno 8 (v. articolo “Avvenire” del 10 agosto). Sicuramente “la professionalità e la competenza delle strutture di Avvenire” daranno qualità alla nuova edizione, ma saranno sufficienti le forze rimaste per raccogliere e scrivere le notizie? Se la risposta fosse negativa, come si farà fronte alla questione: con giornalisti di “Avvenire” o con nuove assunzioni? Fin qui le nostre considerazioni. Siccome, da quanto abbiamo appreso dai vari comunicati stampa e dall’articolo apparso su Avvenire il 10 agosto, è evidente che tutti gli accordi sono già stati presi e l’operazione è già conclusa, non possiamo che esprimere la nostra grave preoccupazione per la situazione venutasi a creare auspicando che:
- il futuro rapporto con i sindacati sia gestito in modo da chiudere la vicenda nel pieno rispetto dei diritti e della dignità delle lavoratrici;
- le decisioni importanti, per il futuro, vengano sottoposte preventivamente e a tempo debito agli organi di partecipazione ecclesiale in modo da non umiliare il senso di corresponsabilità e sinodalità a cui tutti aspiriamo;
- le questioni che hanno implicazioni economiche vengano trattate con la necessaria trasparenza e con la comunicazione dei dati di bilancio, che sarebbe utile fossero regolarmente resi pubblici indipendentemente dalle emergenze.
Poiché riteniamo che lo strumento “Vita Nuova” sia una questione che riguarda tutta la comunità diocesana e non solo le responsabilità più alte o direttamente interessate, questa nostra lettera viene inviata anche ai Segretari dei Consigli pastorale e presbiterale; ai Vicari pastorali di zona; ai Diaconi; ai Direttori degli uffici pastorali e ai responsabili delle Aggregazioni laicali.
Ringraziamo per l’attenzione, in attesa di un cenno di risposta
Firmatari, abbonati a “Vita Nuova” (in ordine alfabetico)
- Danilo AMADEI
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Giorgio AZZONI
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Pietro BAGA
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Andrea BAGHI
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Leonardo BARBATO
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Stefania BERGHENTI
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Giuseppe BIZZI
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Pietro BONARDI
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Eugenio CAGGIATI
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Carla CALVI PARISETTI
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Ludovica CALVI PARISETTI
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Guido CAMPANINI
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Margherita CAMPANINI
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Riccardo CAMPANINI
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Maria CAPRA
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Francesco CARAVITA
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Elena CARCELLI CINQUETTI
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Liliana CASTAGNETI
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Adrasto CHIERICI
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Marina CONTI
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Corrado CONTINI
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Giuseppe DELMONTE
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Maria Silvia DONATI
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Luigino DONETTI
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Franco FERRARI
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Raffaella FIORI
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Silvia IVALDI
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Angela MALANDRI
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Carla MANTELLI
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Paola MAZZA
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Luigi MAZZOLI
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Maria MICHIARA
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Marco MINATO
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Luca MUSIARI
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Guerrino OLLARI
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Maria Teresa PADOVANI PIZZAROTTI
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Franco PIZZAROTTI
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Tommaso RONCHINI
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Edoardo ROZZI
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Albertina SOLIANI
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Aluisi TOSOLINI
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Giovanna VALLARA MAZZANI
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Giuliano VALLARA
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Graziano VALLISNERI
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Andrea VARACCA
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Simona VERDERI
47.Donatella VIGNALI
- Enrica VILLA
Dopo questo recapito la raccolta firme proseguirà in modo più allargato e si chiuderà il 28 agosto. Sarà nostra premura fornire anche questo secondo elenco di firmatari.