Voce di Romagna contro il sindacato. Fnsi e Aser: “Accuse si qualificano da sole”

Le accuse della Voce di Romagna al sindacato dei giornalisti e agli altri enti della categoria si qualificano da sole. È singolare che una testata che, oggi come ieri, continua a violare le regole di legge e di contratto pretenda di fare la morale a chi il rispetto di quelle regole chiede con forza.
Le continue e ripetute violazioni commesse da quella azienda non rappresentano un danno soltanto per i giornalisti, cui non sono state riconosciute numerose mensilità di retribuzione, e ai loro istituti di previdenza e assistenza, ma sono anche una grave distorsione del mercato editoriale perché creano concorrenza sleale nei confronti di quegli editori che, pur in situazioni di difficoltà, si sforzano di rispettare le regole.
La Voce di Romagna è da tempo fuori dal mercato e fuori dalle regole. Di aziende di questo tipo l’editoria italiana può tranquillamente fare a meno.
Lo affermano, in una nota, Federazione nazionale della stampa italiana e Associazione Stampa Emilia Romagna.

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