Bologna, a Cristiano Cadoni e Gilda Ferrari il premio ‘Pio La Torre 2024’ per il giornalismo

Cristiano Cadoni, 53 anni, cronista del Mattino di Padova, è il vincitore dell’ottava edizione del premio Pio La Torre per il giornalismo. A Gilda Ferrari, redattrice del Secolo XIX, è andata la menzione speciale della giuria. La cerimonia di consegna si è svolta questa mattina a Bologna, al termine del convegno “La legge è ancora uguale per tutti? – I diritti dei cittadini, l’autonomia della magistratura”.
All’iniziativa hanno partecipato, fra gli altri, il sindaco Matteo Lepore, Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, Rosy Bindi, già presidente della Commissione parlamentare Antimafia XVII Legislatura, Alessandra Costante, segretaria generale Fnsi, Roberto Montà, presidente di Avviso Pubblico, Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Stefania Pellegrini, professoressa ordinaria all’Università di Bologna, Maurizio Landini, segretario generale della Cgil.
Promosso da Avviso Pubblico, Cgil nazionale e Federazione nazionale della Stampa italiana, il premio vuole valorizzare casi ritenuti di alto valore civile e politico aventi come protagonisti sindacalisti, amministratori locali, dipendenti pubblici e giornalisti che, svolgendo la loro attività, si sono particolarmente distinti nella difesa della democrazia, nella prevenzione e nel contrasto alle mafie, alla corruzione, all’illegalità e per la diffusione di una cultura della legalità e della responsabilità.
I vincitori
Cristiano Cadoni, 53 anni, ha iniziato alla Nuova Sardegna a Cagliari. Prima di trasferirsi in Veneto ha lavorato anche per alcune radio e tv locali e ha collaborato con riviste come Bellitalia e Dove. Dal 2000 ha iniziato a collaborare con il Mattino di Padova e con il Sole Nordest. Poi è stato assunto al Corriere delle Alpi: ha lavorato prima nella redazione di Belluno, poi in quella di Feltre, sempre in cronaca. Nel 2014 è tornato al Mattino di Padova come redattore, nel settore Provincia e in Cultura e spettacoli per brevi periodi, quindi in cronaca, dove è tuttora. In questi anni si è occupato – e si occupa anche oggi – prevalentemente di tematiche ambientali, di immigrazione e di lavoro, in particolar modo dei fenomeni di caporalato, di precariato, di sfruttamento della manodopera straniera e di nuove forme di occupazione.
Gilda Ferrari, classe 1972, laurea in Scienze politiche, è giornalista professionista dal 1999. Al Secolo XIX entra nel 2000 scrivendo di cronaca e di politica, per poi passare all’economia. Già vice del reparto Economia e Shipping, da oltre quindici anni si occupa di imprese, finanza, energia e sindacato, raccontando l’evoluzione del tessuto economico ligure. Scrive di industria metalmeccanica, siderurgica, aeronautica, dei trasporti, dell’energia, medicale e dell’alta tecnologia. Ha raccontato la trasformazione di Finmeccanica in Leonardo e la progressiva cessione delle Ansaldo, dai Sistemi Industriali al Segnalamento Ferroviario. Segue le principali aziende del territorio – tra cui Ansaldo Energia, Erg, Piaggio Aerospace, Iren – le associazioni degli industriali e le organizzazioni dei lavoratori.

 

Nella foto, da sinistra: Stefania Pellegrini (Università di Bologna), Franco La Torre (figlio di Pio), i vincitori Gilda Ferrari e Cristiano Cadoni e Alessandra Costante, segretaria aggiunta della Fnsi

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