Bologna, evento dell’Università per Zaki: “Giornalisti fuori dalla porta”. La nota di Aser
Bologna 8 febbraio 2021
È incredibile che a un evento organizzato contro chi impone limiti ai diritti delle persone sia presa a schiaffi la libertà di stampa e di espressione. Tanto più che a operare una scelta tra chi può raccontare e chi no sia una università. Stamattina a Bologna all’evento organizzato dall’Alma Mater per chiedere la liberazione di Zaki, lo studente in carcere da un anno in Egitto a seguito di fantasiose accuse lanciate dal regime locale, lo stesso Ateneo si è arrogato la facoltà di non aprire le porte ai giornalisti lasciandone entrare solo alcuni scelti arbitrariamente. Una presa di posizione, ribadita anche dopo le proteste, che appare ancor più grottesca perché ha macchiato un appuntamento dove invece la libertà dove farla da padrone a scapito delle prepotenze e di chi non rispetta i diritti e la libera circolazione delle idee. Detto questo anche noi ci associamo, come giornalisti, alla mobilitazione in favore di Zaki chiedendone subito la liberazione.
Matteo Naccari presidente Associazione stampa Emilia Romagna
______ AGENZIA DIRE
EGITTO. STAMPA EMILIA-R.: A BOLOGNA ATENEO TIENE FUORI GIORNALISTI
NACCARI (ASER): GROTTESCO ACCADA A EVENTO PER LIBERAZIONE DI ZAKI
(DIRE) Bologna, 8 feb. – Compare “una macchia” nell’iniziativa
organizzata oggi dall’Alma Mater di Bologna per ribadire la
richiesta di liberta’ per Patrick Zaki. E a segnalarla e’ l’Aser,
il sindacato dei giornalisti dell’Emilia-Romagna. All’evento di
oggi in Ateneo, infatti, trasmesso in diretta streaming, sarebbe
stato consentito l’accesso in presenza solo ad alcune testate,
escludendone altre. “È incredibile che a un evento organizzato
contro chi impone limiti ai diritti delle persone sia presa a
schiaffi la liberta’ di stampa e di espressione- attacca il
presidente dell’Aser, Matteo Naccari- tanto piu’ che a operare
una scelta tra chi puo’ raccontare e chi no sia una Universita’”.
Stamattina a Bologna, riferisce Naccari, “all’evento
organizzato dall’Alma Mater per chiedere la liberazione di Zaki,
lo studente in carcere da un anno in Egitto a seguito di
fantasiose accuse lanciate dal regime locale, lo stesso Ateneo si
e’ arrogato la facolta’ di non aprire le porte ai giornalisti,
lasciandone entrare solo alcuni scelti arbitrariamente. Una presa
di posizione, ribadita anche dopo le proteste, che appare ancor
piu’ grottesca- critica l’Aser- perche’ ha macchiato un
appuntamento dove invece la liberta’ deve farla da padrone, a
scapito delle prepotenze e di chi non rispetta i diritti e la
libera circolazione delle idee. Detto questo anche noi ci
associamo, come giornalisti, alla mobilitazione in favore di Zaki
chiedendone subito la liberazione”, chiosa Naccari.