Addio al sindaco Maurizio Filipucci che volle il monumento alla libertà di stampa
E’ prematuramente scomparso l’ex sindaco di Conselice (Ra), Maurizio Filipucci, che volle la costruzione dell’unico monumento alla libertà di stampa esistente nel nostro Paese insieme all’allora presidente dell’Aser Camillo Galba, anch’egli non più tra noi.
“Se n’è andato un uomo perbene, un amico dei giornalisti ma soprattutto una sentinella della democrazia – dice le presidente dell’Aser Serena Bersani – Maurizio ci ha lasciati proprio pochi giorni dopo la rimessa in funzione della pedalina con cui venivano stampati clandestinamente i fogli antifascisti durante la seconda guerra mondiale e alla vigilia della giornata mondiale per la libertà di stampa. L’ex sindaco di Conselice ha dimostrato che non importa essere amministratori di grandi città per tenere alti i valori portanti della nostra Costituzione e che anche da un piccolo centro della Romagna possono venirci grandi lezioni di civiltà. La sua eredità è forte e importante per i suoi concittadini e anche per chi svolge la nostra professione”.
Questo il comunicato dell’Aser:
L’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna, Aser, si unisce al dolore della famiglia e al cordoglio della comunità di Conselice, per la scomparsa di Maurizio Filipucci, già sindaco del comune ravennate.
Filipucci fu il sindaco che realizzò il Monumento alla Libertà di Stampa di intesa con il Sindacato dei Giornalisti Regionale e Nazionale, l’unico di questo genere esistente in Italia.
Maurizio Filipucci è stato sempre vicino ai giornalisti e alle loro organizzazioni e sensibile al tema della tutela della libertà di stampa, tanto che la Fnsi gli concesse, caso unico, la tessera ad honorem del Sindacato, cosa della quale è sempre stato orgoglioso.
Una delegazione dell’Aser prenderà parte alla cerimonia di commiato di lunedì 2 maggio a Conselice.
Pubblichiamo un ricordo dell’ex presidente della Fnsi Giovanni Rossi:
Maurizio Filipucci era, malgrado l’età non certo avanzata, un politico ed un uomo (anzi, prima di tutto un uomo e poi un politico) vecchio stampo. Nel senso più positivo del termine. E’ stato un amministratore pubblico, un dirigente politico e sindacale che, oltre ad affrontare i problemi della sua comunità ha sempre pensato in grande e questo gli ha permesso di avere chiara la centralità del tema “libertà di stampa” ai fini di uno sviluppo vero della nostra democrazia.
Per tale motivo fu rapido nell’accettare la proposta di Giampietro Saviotti (già componente della Giunta della FNSI), sostenuta dall’allora Presidente dell’Associazione stampa dell’Emilia-Romagna (ASER), Camillo Galba, anch’egli prematuramente scomparso, di realizzare a Conselice (Ravenna) un monumento alla libertà di stampa, poiché in quella zona operava una tipografia clandestina che stampava i giornali antifascisti durante la Resistenza. Proprio una vecchia macchina tipografica, una pedalina, fu scelta come elemento centrale del monumento, unico in Italia e con un solo altro caso conosciuto in Europa.
Ogni primo di ottobre viene cambiata la bandiera italiana che svetta sul monumento. Ogni anno una organizzazione sociale diversa dona al Comune la nuova bandiera.
Il nome di Filipucci resta, per noi giornalisti, indissolubilmente legato a questa bella iniziativa. La FNSI – a riconoscimento di tale impegno – gli consegnò la tessera “honoris causa” del Sindacato dei giornalisti. Cosa della quale fu sempre molto orgoglioso. Ora siamo noi giornalisti a provare orgoglio per averlo avuto tra noi, lui, non giornalista, ma forse più sensibile di una parte della categoria ai temi che dovrebbero vederci fortemente impegnati, come sono quelli della difesa e dello sviluppo dell’informazione libera.
Perdiamo non solo un amico, ma un “collega” impegnato e serio.
Giovanni Rossi
Già Presidente della FNSI