Sindacato dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna dal 1905

Elezioni Inpgi, la lettera di presentazione di Nicola Chiarini, candidato Comitato Amministratore – Gestione Separata Inpgi

Si fa presente che TUTT* i candidati e le candidate hanno la possibilità di pubblicare su questo sito una lettera di presentazione in vista delle elezioni Inpgi.

 

Nicola Chiarini: Polesano del 1976, è giornalista professionista. Collabora con i dorsi locali del Corriere della Sera (Corriere del Veneto, Corriere dell’Alto Adige, Corriere del Trentino) e ha esperienze a livello locale e nazionale in quotidiani, periodici, radio, tv, uffici stampa. Si occupa di motori e ha collaborato, tra gli altri, con Autosprint e Sportautomoto. Componente uscente del comitato amministratore della gestione separata Inpgi, è referente per il lavoro autonomo del Sindacato giornalisti del Veneto e tra i fondatori di Refusi, il coordinamento regionale dei giornalisti atipici, freelance, precari. 

Nell’ultima consiliatura il comitato amministratore della gestione separata dell’Inpgi ha realizzato una riforma radicale e senza precedenti nella storia della tutela del lavoro giornalistico autonomo in Italia. Molte tra le rivendicazioni lanciate negli anni dai coordinamenti di base dei freelance sono divenute, dal primo gennaio 2020, opportunità concrete di welfare: copertura sanitaria Casagit senza costi per i redditi medi e bassi, estensione della maternità con il riconoscimento di quella a rischio, ritocco delle aliquote contributive per innalzare le pensioni future e far contribuire i redditi più alti a strumenti di garanzia sociale per quelli più bassi. Inoltre per i co.co.co si realizzano anche indennità di disoccupazione, copertura degli infortuni professionali, raddoppio della durata del congedo parentale. Sostenere in blocco i candidati appoggiati da Controcorrente significa sostenere lo sviluppo ulteriore di questo percorso che ha tradotto la protesta in proposta, non limitandosi a segnalare i problemi, ma costruendo soluzioni e nuovi diritti che, ora e nei fatti, possono essere materialmente esercitati dalle lavoratrici e dai lavoratori autonomi.
Qui sta la differenza tra chi dice e chi fa.
Ecco i contenuti della riforma
1 – INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE PER I CO.CO.CO
In caso di perdita involontaria del rapporto di lavoro, assicura fino a sei mesi di assegno, calcolato sul 75% del reddito medio mensile di riferimento con massimale di 1.328,76 euro mensili.
2 – RADDOPPIO DEL CONGEDO PARENTALE
Il congedo parentale per lavoratrici e lavoratori co.co.co è prolungato da tre a sei mesi e fruibile fino al terzo anno di vita del bambino e, non più, solo nel primo.
3 – COPERTURA SANITARIA CASAGIT SENZA COSTI PER I REDDITI MEDIO-BASSI
Il nuovo profilo Casagit W-in garantisce importanti concorsi spese per prestazioni mediche a 6.000 tra freelance e co.co.co in regola con i contributi che, iscritti in via esclusiva alla gestione separata, hanno maturato nel triennio 2015/2017 un reddito annuo medio tra i 2.100 e i 30.000 euro. (Riepilogo al link https://w-in.casagit.it/).
4 – MATERNITÀ A RISCHIO
Il riconoscimento della maternità a rischio comporta, in caso di necessità comprovata dal medico, l’estensione di un mese della copertura, normalmente fissata in cinque mesi, innalzando il livello di tutele per le lavoratrici che scelgono di avere figli.
5 – COPERTURA INFORTUNI PROFESSIONALI
Per ciascun contratto co.co.co con retribuzione annua non inferiore a 3.000 lordi, è assicurato con spesa a carico del committente l’indennizzo degli infortuni sul lavoro, compresi ictus e infarto del miocardio con copertura dell’invalidità eventuale ed estensione, in caso di decesso del giornalista, ai familiari.
6 – RIMODULAZIONE DELLE ALIQUOTE CONTRIBUTIVE
Per i co.co.co il maggior contributo è versato direttamente dall’azienda, mentre per i lavoratori autonomi “puri” la rivalsa da richiedere in fattura o ricevuta al committente sale dal 2% al 4%, sostenendo da un lato il montante pensionistico individuale, dall’altro gli interventi collettivi di welfare, facendo contribuire i redditi più alti a strumenti di garanzia sociale per quelli più bassi.  Il contributo diretto del professionista non parasubordinato, che va a incrementare la pensione futura, passa, inoltre, dal 10% al 12% del reddito fino ai 24.000 euro lordi annui, quota che sale al 14% per l’eccedenza sopra tale soglia. Nel complesso, la manovra dovrebbe incrementare del 30% il valore medio delle pensioni future.

+++ QUANDO E COME SI VOTA +++

Voto telematico senza interruzione dalle 8 di lunedì 10 febbraio 2020 alle 22 di mercoledì 12 febbraio 2020 (ora italiana).

Cosa serve: il proprio codice iscritto (si trova su tutte le comunicazioni personali inviate dall’Inpgi), la password personale, il codice Pin e il proprio telefono cellulare. Il codice Pin viene generato in tempo reale al momento dell’accesso al sito http://www.inpgi.it, nella sezione elezioni, e recapitato via Sms sul proprio cellulare.

Non ricordate la password? Chiedetela subito utilizzando il banner pubblicato sul sito http://www.inpgi.it, vi sarà utile anche in futuro per accedere alla vostra posizione.

 

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